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Pesca: Zannier, da Progetto Argos dati e strumenti comuni italo-croati



Trieste, 6 mag - "Un approccio comune tra regioni italiane e le contee croate sulla gestione delle risorse ittiche del mare Adriatico non riguarda solo aspetti di governance ma prima ancora quelli di carattere tecnico-scientifico, che devono portarci verso una base dati trasversale, comune e sovranazionale".

È quanto ha affermato l'assessore del Friuli Venezia Giulia alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier aprendo oggi la videoconferenza di lancio del Progetto Argos sulle attività sostenibili di pesca e acquacoltura nel mare Adriatico per la tutela e l'incremento delle risorse ittiche.

Secondo Zannier, "proprio una base dati comune consente di sviluppare in maniera consapevole le proposte di governance in chiave di sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e sociale con l'obiettivo di evitare che si generino squilibri e di preservare e valorizzare la diversità che rappresenta un pregio assoluto del mare Adriatico".

Il Progetto Argos, che rientra nel Programma Interreg Italia-Croazia, ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il suo lead partner e coinvolge, per la parte italiana, le Regioni Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia, il Ministero della Politiche agricole, il Cnr-Irbim di Ancona, e per la parte croata la Regione Istriana, le Contee Litoraneo-montana, di Zara e di Dubrovnik-Neretva, il Ministero dell'Agricoltura, le agenzia dello sviluppo della Contea di Sibenik-Knin e di Spalato e l'Istituto di oceanografia e pesca di Spalato.

Partito lo scorso aprile, Argos, che ha una dotazione di 4,86 milioni comunitari e di 858mila euro italiani, si protrarrà fino alla fine del 2022. Il progetto mira a promuovere un approccio comune integrato nella protezione delle risorse ittiche marine attraverso azioni multilivello volte a ridurre la pressione sull'ambiente marino e a mantenere la sostenibilità generale con il coinvolgimento di istituzioni, operatori della pesca ed enti scientifici.

La risorsa ittica adriatica, come ha spiegato il project manager della Regione Friuli Venezia Giulia Alberto Fonzo, non conosce confini e richiede quindi misure che vadano al di là della singola regione e di regioni vicine con interventi di bacino. Il mare Adriatico, ha ricordato Fonzo, è tendenzialmente basso ma ricco di elementi nutritivi e con notevoli problemi ambientali, climatici, di inquinamento e legati alle specie invasive che vanno affrontati.

L'obiettivo è quindi di mettere assieme un pacchetto di proposte da inviare ai competenti organi statali e comunitari per la stabilizzazione dell'economia ittica e dell'acquacoltura dell'intera area adriatica. Tre le attività specifiche Argos punta alla creazione di una rete di formazione e di educazione di operatori verso la sostenibilità ambientale e a una serie di attività finalizzate a migliorare il comportamento dei pescatori e degli acquacoltori.

A titolo di esempio, tra le azioni che il progetto italo-croato può produrre vi sono protocolli comuni per monitoraggio degli stock ittici, studi sull'andamento dei nutrienti, l'acquisizione e la posa sui fondali di nuovi dispositivi per la concentrazione ittica, lo sviluppo di un sistema innovativo di schiusa e crescita delle seppie e azioni pilota per promuovere la diversificazione e la valorizzazione dell'allevamento di cozze per ridurre l'impatto ambientale delle imprese. ARC/PPH/al



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