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PIANIFICAZIONE: AVVIATA LA RIFORMA PER VALORIZZARE LA RETE ECOLOGICA DEL FVG

Trieste, 22 lug - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, sulla base di una relazione presentata dall'assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, ha approvato le linee guida per la predisposizione del disegno di legge (ddl) sulla conservazione e la valorizzazione della Rete ecologica regionale, al fine di consentire la consultazione dei portatori di interessi, che sarà completata entro la fine dell'anno.

Alla base del ddl c'è la consapevolezza che il sistema delle aree protette regionali definito con la legge regionale 42 del 1996, pur avendo raggiunto molti degli obiettivi previsti e aver garantito un sistema efficace di tutela e promozione dei territori, risente di una concezione ormai superata che limita gli ulteriori sviluppi e la capacità di affrontare le nuove sfide del presente in virtù, soprattutto, delle sollecitazioni innovative provenienti dalla Strategia nazionale ed europea per la biodiversità.

L'assessore Santoro intende completare la redazione del testo del ddl nel 2016 poiché "dopo quasi vent'anni dalla prima legge regionale sulla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale è necessario rimodulare e integrare in un unico strumento normativo organico la regolazione, organizzazione e gestione delle aree naturali protette di cui alla legge quadro 394 del 1991 (parchi e riserve naturali) con quella dei siti della Rete Natura 2000 e delle altre tipologie di aree tutelate regionali (biotopi regionali, aree di collegamento ecologico, parchi comunali e intercomunali, prati stabili)".

"Ciò è funzionale - aggiunge Santoro - anche alla costituzione di un sistema paesistico capace di supportare funzioni di tipo socioeconomico, percettivo-estetico, turistico-ricreativo, scientifico-culturale".

Le linee guida della riforma prevedono:
1) la formazione di una Rete ecologica regionale in attuazione della Strategia europea per le infrastrutture verdi;
2) la realizzazione del nuovo modello di governance della Rete ecologica con estensione della competenza territoriale dei soggetti gestori alla scala ritenuta più adeguata a definire strategie di sistema;
3) la semplificazione delle procedure di approvazione degli strumenti di programmazione, regolamentazione e gestione;
4) la promozione di nuove forme di partecipazione alle decisioni da parte degli Enti locali, degli organi gestori delle aree protette e dei portatori di interessi;
5) la promozione della Rete ecologica come infrastruttura di sostegno dello sviluppo compatibile e di certificazione qualitativa del territorio, dando impulso alla massima integrazione tra le risorse naturalistiche e le attività antropiche.

ARC/Com/PF



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