Pnrr: per Fvg opportunità di nuovo modello di sviluppo sociale
Centrali le risorse aggiuntive regionali sulla sanità e la
transizione ecologica
Trieste, 22 apr - Il Pnrr va guardato non solo nell'ottica
dell'entità degli interventi e delle risorse ma nella prospettiva
del modello di sviluppo sociale dei prossimi anni: per questo la
Regione ha fissato obiettivi chiari sulla sanità e sulla
transizione ecologica. Sulla sanità il Friuli Venezia Giulia ha
messo sul piatto 400 milioni di euro propri per ampliare le
opportunità del Piano e sulla transizione ecologica si è mosso in
anticipo rispetto alla crisi ucraina, per esempio attivando prima
in Europa il progetto dell'Hydrogen Valley, con il coinvolgimento
dei soggetti pubblici e privati.
È l'indicazione di fondo venuta dal governatore del Friuli
Venezia Giulia in occasione dell'incontro 'Italia Domani' sul
Piano di nazionale di ripresa e resilienza svoltosi oggi al
Centro congressi del Porto Vecchio di Trieste alla presenza dei
ministri per le Politiche agricole, alimentari e forestali e agli
Affari regionali insieme al sindaco del capoluogo regionale.
Quattro gli aspetti su cui si è soffermato il governatore: la
necessità di confermare e rafforzare la collaborazione
interistituzionale tra ministeri e Regioni ben affermatasi in
questi mesi, perché nessuno è in grado di sviluppare da solo il
Pnrr; la semplificazione, per superare ostacoli annosi progetti
già finanziati da anni come quelli legati ai dragaggi; la
necessità di non sprecare le risorse del Piano perché si tratta
di debito che deve trasformarsi in opportunità di crescita, pena
gravare sul futuro delle giovani generazioni; la necessità di
garantire una formazione permanente - a tale proposito è attiva
una collaborazione Fvg-Israele - per tenere il passo degli
sviluppi costanti dell'innovazione, che richiedono continui
processi di riprofessionalizzazione.
Per quanto riguarda la transizione ecologica, il governatore ha
rimarcato che l'ambiente non viene preservato se viene lasciato a
sé stesso: la vera rivoluzione culturale è quella di difenderlo
in maniera attiva. Altro aspetto di spicco è la valorizzazione
dei borghi - è il caso di Borgo Castello - che deve passare non
solo per la qualificazione architettonica e ambientale ma anche
per gli interventi di smart community che rendono il territorio
pienamente fruibile.
A margine dell'incontro al Porto Vecchio, lo stesso governatore
ha affermato di ritenere probabile che il governo operi un
adeguamento del Piano in relazione alla crisi energetica
determinata dall'invasione russa dell'Ucraina. Criticità, però, è
stato ricordato, erano emerse già prima del conflitto, sui temi
dell'energia e della disponibilità delle materie prime, ma anche
nel settore della componentistica a basso valore aggiunto per la
quale, secondo il governatore, non si può più dipendere dai Paesi
extra Ue, come ha dimostrato l'impatto negativo denunciato dal
mercato dell'automotive, ma occorre attivare una politica di
sostegno dentro l'Europa.
All'evento di 'Italia Domani' in Porto Vecchio erano presenti
anche gli assessori regionali alle Finanze e alle Infrastrutture
e Territorio.
ARC/PPH/gg