Pnrr: Salute, per fare bene e presto servono regole straordinarie
Trieste, 16 set - Per affrontare la fase del Piano nazionale di
ripresa e resilienza relativa alla sanità, usando al meglio e in
tempi rapidi le risorse erogate, c'è bisogno di una legislazione
straordinaria, che introduca criteri di semplificazione e di
snellimento dei procedimenti. Esattamente come è stato fatto con
la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova, che senza le
deroghe alla normativa e la nomina di un commissario sarebbe
ancora fermo alla progettazione.
Questo il concetto espresso oggi dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, collegato in videoconferenza, nel corso del convegno 'Ssn Revolution - Dal Mondo globale alla realtà locale, la riorganizzazione necessaria' organizzato nell'ambito della Summer school 2021 di 'Motore Sanità'.
Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, anche nel processo decisionale riguardante la sanità la politica deve riacquistare più autorevolezza e maggior coraggio nelle scelte. Giusto, infatti, garantire partecipazione e ascolto a tutti gli attori del sistema: dalle organizzazioni sindacali a quelle di categoria; ma alla fine bisogna saper decidere.
Solo così infatti, secondo il rappresentante dell'Esecutivo regionale, potrà essere possibile attuare quei cambiamenti che riguardano alcuni temi strategici, quali: il rafforzamento delle strutture territoriali, le complicazioni (come ad esempio il numero chiuso nelle università) del percorso di abilitazione professionale per i medici, il rapporto tra il Sistema sanitario regionale e i medici di medicina generale e, infine, il ruolo dei privati in un'ottica di collaborazione con il servizio pubblico.
Come ha sottolineato il vicegovernatore, l'occasione offerta da questo particolare momento storico rappresenta l'ultima opportunità per ristrutturare la sanità, coerentemente a una contemporaneità nella quale si vive di più rispetto al passato. Da qui l'esigenza di riformare il sistema, in particolare per curare meglio le cronicità derivanti dall'aumento dell'aspettativa di vita. ARC/GG/al
Questo il concetto espresso oggi dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, collegato in videoconferenza, nel corso del convegno 'Ssn Revolution - Dal Mondo globale alla realtà locale, la riorganizzazione necessaria' organizzato nell'ambito della Summer school 2021 di 'Motore Sanità'.
Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, anche nel processo decisionale riguardante la sanità la politica deve riacquistare più autorevolezza e maggior coraggio nelle scelte. Giusto, infatti, garantire partecipazione e ascolto a tutti gli attori del sistema: dalle organizzazioni sindacali a quelle di categoria; ma alla fine bisogna saper decidere.
Solo così infatti, secondo il rappresentante dell'Esecutivo regionale, potrà essere possibile attuare quei cambiamenti che riguardano alcuni temi strategici, quali: il rafforzamento delle strutture territoriali, le complicazioni (come ad esempio il numero chiuso nelle università) del percorso di abilitazione professionale per i medici, il rapporto tra il Sistema sanitario regionale e i medici di medicina generale e, infine, il ruolo dei privati in un'ottica di collaborazione con il servizio pubblico.
Come ha sottolineato il vicegovernatore, l'occasione offerta da questo particolare momento storico rappresenta l'ultima opportunità per ristrutturare la sanità, coerentemente a una contemporaneità nella quale si vive di più rispetto al passato. Da qui l'esigenza di riformare il sistema, in particolare per curare meglio le cronicità derivanti dall'aumento dell'aspettativa di vita. ARC/GG/al