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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Por Fse: Rosolen, accelerare su strumenti per nuovi bisogni sociali

Trieste, 16 giu - "Oltre a ribadire la necessità di un lavoro sempre più condiviso fra tutti i soggetti che compongono il Comitato di sorveglianza e le realtà che ci stanno aiutando nella predisposizione della nuova programmazione, in questo momento è importante sollecitare un'accelerazione per mettere la Regione Friuli Venezia Giulia nelle condizioni di poter utilizzare gli strumenti del Por Fse, come sempre ha fatto finora, in modo rapido ed efficace. Per quanto accaduto con il Covid e per quello che si sta verificando in Ucraina, il tempo non è certo una variabile indipendente perché stiamo assistendo a una trasformazione molto profonda della nostra società".

Lo ha affermato l'assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen, in apertura dei lavori del Comitato sorveglianza Por Fse, chiamato a fare il punto sulla programmazione 2014-2020 in fase di chiusura, passaggio fondamentale per impostare il lavoro dedicato al prossimo settennato.

"La competitività - ha sottolineato Rosolen - si gioca su fattori fondamentali che sono alla base del Fondo sociale europeo: l'occupazione, l'istruzione, la formazione, i percorsi di inclusione e le risposte ai nuovi bisogni emersi con forza nell'ultimo periodo. Il tutto in un quadro in cui fenomeni come il costante calo demografico della nostra popolazione e l'urgenza di fornire al mercato personale sempre più qualificato, possono pesare come macigni sulla nostra capacità di incidere sul presente".

"L'Amministrazione regionale sta continuando a lavorare per definire in modo puntuale i contenuti e i controlli delle misure legate al Por Fse nella piena consapevolezza - ha aggiunto l'assessore - che tutte le nuove emergenze di carattere sociale vanno affrontate tempestivamente. Continuità, flessibilità e tempestività negli interventi sono essenziali per garantire servizi di qualità ai nostri cittadini".

"L'augurio - ha concluso Rosolen - è che questo intenso percorso di coordinamento, messo in campo in collaborazione con la Commissione europea e con il Governo nazionale, possa proseguire con successo anche in questo periodo, particolarmente complesso, che stiamo vivendo".

Nel corso della seduta è stato confermato che lo scorso 10 giugno il Dipartimento per le politiche di coesione ha trasmesso alla Commissione europea la nuova versione della proposta di Accordo di Partenariato della politica di coesione europea 2021-2027 dell'Italia. Adesso, per l'entrata in vigore dell'Accordo, è necessaria una decisione di esecuzione adottata dalla stessa Commissione.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento della programmazione 20-24 riguardante il Friuli Venezia Giulia, la relazione di attuazione annuale ha registrato una chiara progressione rispetto al 2020. La spesa certificata è passata dal 47 al 73 per cento, in totale 200 milioni e 940mila euro, mentre sono state coinvolte quasi 160mila persone, 30mila in più rispetto l'anno precedente. Sono inoltre 15.403 i progetti avviati (+24%).

Durante la riunione, inoltre, è stato dedicato un focus alla programmazione 21-27, che presenta una dotazione superiore di quasi 100 milioni rispetto a quella precedente e che presta grande attenzione all'occupazione, alla formazione, all'inclusione sociale e ai giovani. I tecnici della Regione hanno già ultimato sia la fase preliminare che quella di consultazione con gli organi competenti e le istituzioni che fanno parte del partenariato. Ora si attendono le osservazioni sulle progettualità presentate dal Friuli Venezia Giulia. ARC/RT/gg



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