Porti: Santoro e Vito, a Monfalcone investimenti per lo sviluppo
Monfalcone, 8 mar - La demolizione della casa del fanalista con
la ricongiunzione della banchina, ora ininterrotta, è il simbolo
scelto dall'assessore regionale alle Infrastrutture, Mariagrazia
Santoro, per rappresentare la fase di rilancio del porto di
Monfalcone avviata in questi anni.
Per l'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito, l'impegno allo
sviluppo si misura invece nella massima collaborazione tra
istituzioni, direzioni regionali, ministero e Agenzia regionale
per l'ambiente (Arpa Fvg) nel conciliare le esigenze di sviluppo
e tutela ambientale.
Sono queste in sintesi le posizioni espresse ieri sera dalle due
esponenti della giunta del Friuli Venezia Giulia nel convegno
organizzato dall'International Propeller Clubs di Monfalcone per
fare il punto su porto, autorità portuale di sistema,
manutenzioni, escavo, aree e ambiente, mission e piano.
Moderato da Paolo Maschio, già presidente dell'Azienda speciale
porto Monfalcone, l'evento ha visto la partecipazione anche di
Luca Marchesi, direttore generale di Arpa Fvg, di Mario
Sommariva, segretario generale dell'Autorità di sistema portuale
del mare Alto adriatico e della sindaca di Monfalcone, Anna Maria
Cisint.
Ammontano a 11,8 milioni le risorse investite sul Porto di
Monfalcone, di cui 10 del bilancio regionale, per riammodernare
le infrastrutture. Santoro ha ricordato in particolare il
recupero, con interventi di ripristino e asfaltature, di 37 mila
metri quadrati di piazzali e dell'area demaniale, il nuovo
binario di collegamento al varco 2, la nuova viabilità di accesso
alla Midolini spa e il barrieramento per la messa in sicurezza di
quasi 700 metri di banchine.
Lo scorso 7 febbraio è stato inoltre pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale il bando di gara per l'affidamento dei lavori di
manutenzione straordinaria sull'impianto ferroviario a servizio
della zona industriale di Monfalcone.
Si tratta di lavori finalizzati al miglioramento delle condizioni
generali di operatività della ferrovia, sulla base di specifiche
indicazioni di Rete Ferroviaria Italiana, che si svilupperà con
interventi puntuali o diffusi, dal fascio di presa e consegna
presso la stazione di Monfalcone all'area portuale, lungo tutto
il raccordo. Il valore complessivo dell'intervento è pari a 2,5
milioni di euro.
Chiuso anche il bando per l'affidamento dell'incarico di
pianificazione, progettazione e coordinamento tecnico-scientifico
del piano regolatore del porto. La gara, cui hanno partecipato
realtà qualificate e importanti a livello nazionale, è stata
aggiudicata al costituendo raggruppamento composto dalla società
di ingegneria Modimar s.r.l., quale capogruppo, e dalla S.J.S
Engineering s.r.l e Archest s.r.l. quali mandatarie, che hanno
contribuito già alla realizzazione di importanti studi e
strumenti pianificatori a livello nazionale (fra i quali Porto di
Civitavecchia, Porto di Livorno, Porto di Ravenna).
Un percorso concertato con tutti gli enti e le istituzioni che
proseguirà all'insegna della collaborazione quando, a seguito
dell'aggiudicazione definitiva, l'amministrazione regionale
provvederà a convocare un incontro con tutti gli operatori
interessati per definire le linee guida del piano.
Altri gli interventi strategici che hanno sbloccato situazioni
alle quali gli operatori chiedevano da anni una soluzione. In
primis, ha sottolineato Santoro, l'avvio del trasporto delle
bramme dirette all'Aussa Corno su nave e su chiatta, cui seguirà
il trasporto via ferro reso possibile dall'adeguamento della
linea ferroviaria verso San Giorgio di Nogaro. Entro l'autunno è
previsto l'avvio dei lavori per l'escavo del canale di accesso,
per i quali nel frattempo sono iniziati gli interventi
propedeutici.
Intanto l'Arpa, come annunciato dal direttore Marchesi, è la
prima agenzia in Italia ad aver concluso il lavoro di prelievo e
analisi per la definizione dei livelli chimici di riferimento
locali in area marino-costiera. Questi dati permetteranno di
adattare alla situazione endemica naturale dell'ambiente locale,
l'applicazione del regolamento ministeriale sull'immersione in
mare dei materiali di escavo dei fondali marini. In questo modo -
ha confermato l'assessore Vito - saranno rese più snelle alcune
procedure di smaltimento dei materiali stessi.
Quanto alla governance del porto, Regione e Autorità portuale,
per voce del direttore Sommariva, hanno ribadito il pieno accordo
sulla necessità di una ampia rappresentatività territoriale e
sulla conseguente opportunità che il Comune partecipi al Comitato
di gestione.
ARC/SSA/ppd