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Pr Fesr: Zilli, strategia 2021-27 utile per affrontare nuove sfide

Trieste, 24 mar - "Attraverso la programmazione 2021-27 del Pr Fesr saranno effettuati investimenti per quasi 500 milioni di euro, di cui 365,5 milioni di euro propri del Programma mentre la restante parte è composta esclusivamente da fondi della Regione, che andranno a sostegno della competitività e dell'attrattività del nostro territorio". Lo ha confermato l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli durante la riunione della V Commissione consiliare chiamata a esprimersi in merito su "Pr Fesr 2021-2027 - Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita ripartizione finanziaria e adozione della proposta di Programma", sul quale è stato espresso parere favorevole. "L'auspicio è quindi che il Programma venga approvato a livello europeo entro l'anno, così da poter avviare rapidamente gli interventi a favore del nostro territorio". Zilli ha spiegato che il Programma del Fondo europeo sviluppo regionale del Friuli Venezia Giulia è sinergico al Pr Fse plus e agli altri strumenti messi in campo dalla programmazione Ue e punta a rispondere a sfide importanti, tra cui la transizione ecologica ed energetica, la digitalizzazione e il rafforzamento del tessuto produttivo. Il tutto tenendo conto sia dell'emergenza pandemica ancora in corso sia della crisi energetica causata dal conflitto in Ucraina". "La Regione intende dare priorità allo sviluppo di un'economia dinamica e sostenibile capace di affrontare le sfide globali attraverso due azioni complementari e fortemente interdipendenti - ha detto l'assessore -: sostenere e consolidare, anche in un'ottica di trasformazione sostenibile, la competitività del sistema produttivo e attuare azioni mirate di programmazione territoriale incentrate in particolare sul risparmio energetico, l'innovazione e la transizione verde e digitale, nonché sulla valorizzazione delle risorse locali e la cura del territorio arginando fenomeni di spopolamento, perdita di capacità produttiva e marginalizzazione". L'assessore ha quindi precisato che "il programma è stato sviluppato negli ultimi due anni ed è suscettibile di ulteriori affinamenti per fornire riposte puntuali al cambiamento di scenario verificatosi con lo scoppio della guerra in Ucraina. Inoltre prevede comunque una componente congiunturale enfatizzata dagli esiti della crisi pandemica e una componente strutturale connessa al sostegno della competitività che già possono rispondere, anche se parzialmente, alle nuove esigenze del territorio. In particolare il sostegno alla trasformazione verso modelli produttivi sostenibili e agli investimenti in efficientamento energetico, l'aumento della quota di energie rinnovabili sui consumi totali e l'utilizzo diffuso di tecnologie digitali in un'ottica di transizione verde e digitale possono ridurre la dipendenza dai combustibili fossili". Zilli ha quindi rimarcato che "se sarà necessaria una revisione delle priorità, delle politiche e delle risorse da investire, le azioni sulla transizione verde e digitale potranno infatti essere reinterpretate per offrire a una base più ampia di risposte, in complementarietà con le misure del Pnrr, sempre nel rispetto delle regole a cui sono sottoposti i fondi strutturali". ARC/MA/al

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