Prot.civile: Riccardi, passo avanti per sghiaiamento torrente Cellina
Trieste, 10 lug - "Con la conferenza dei servizi che ha
acquisito i pareri necessari all'approvazione dello sghiaiamento
del torrente Cellina finalmente si delinea la possibilità di
intervenire su una realtà che per troppo tempo non è stata
gestita come avrebbe dovuto. Si tratta dell'avvio delle prime
opere che, oltre tutto, tengono conto degli impatti che avranno
sui comuni coinvolti".
Lo ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, a margine
dell'incontro svoltosi nella sede della Protezione Civile a
Palmanova.
Gli sghiaiamenti sui quali sono stati accolti i pareri positivi
della conferenza dei servizi prevedono un intervento sul torrente
Cellina dalla confluenza con il Pentina verso monte, sino oltre
la congiunzione del torrente Varma.
L'intervento, dell'importo di 1,1 milioni di euro, rappresenta la
parte più consistente dei 6,5 milioni di euro messi a
disposizione dalla delibera del consiglio dei Ministri dello
scorso 8 novembre, il cui piano è stato approvato il 21 dicembre
2018 dal dipartimento della Protezione civile nazionale.
"Si tratta di un primo urgente sghiaiamento - ha precisato
Riccardi - che prevede la rimozione di un volume stimato in circa
160.000 metri cubi di materiale. Il procedimento sarà gestito
dalla direzione regionale Ambiente".
La conferenza dei servizi ha consentito di chiudere il complesso
iter autorizzativo avviato con la procedura di screening Via
(valutazione impatto ambientale), ottenendo i pareri favorevoli
relativi al nulla osta idraulico, all'autorizzazione
paesaggistica, al nulla osta dell'Ente tutela Pesca,
l'autorizzazione di Fvg strade e l'autorizzazione dei Comuni
interessati di Barcis, Claut, Cimolais e Montereale Valcellina.
Sul trasferimento dei materiali, il vicegovernatore ha precisato
che solo una parte dei volumi asportati sarà fatta transitare per
il centro abitato di Montereale Valcellina mentre il rimanente
sarà trasportato a monte secondo le indicazioni che saranno
definite dal tavolo tecnico istituito per la gestione degli
sghiaiamenti della vallata.
Da rilevare che questa è solo la prima parte di un intervento di
sistemazione complessiva la cui durata prevista è di tre anni e
che, in totale, dovrebbe asportare circa 500.000 metri cubi di
materiali dalla zona.
Con il conseguimento delle necessarie autorizzazioni si potrà
procedere all'approvazione del progetto e all'affidamento dei
lavori che consentiranno di dare una prima risposta alle
frequenti interruzioni della viabilità causata dalla massiccia
presenza di ghiaia nel torrente che, anche con eventi atmosferici
minori, esonda sulla viabilità regionale.
ARC/COM/fc