Ricerca: Rosolen, Fvg regione-laboratorio per studio e sviluppo mare
Trieste, 8 giu - "Il Friuli Venezia Giulia con il suo mare, cui
si lega storia, economia e sviluppo del territorio, si configura
come una sorta di regione-laboratorio, in grado di offrire un
contributo significativo a livello nazionale ed europeo nella
sperimentazione di politiche di tutela e di difesa
dell'ecosistema marino, anche avviando una stretta collaborazione
con le Regioni e i Paesi che si affacciano nell'alto Adriatico.
E' un territorio ideale per lo sviluppo di economie e filiere
produttive sostenibili e rispettose dell'ambiente marino e
un'area di eccellenza anche per la ricerca di settore, grazie
alla presenza di diversi istituti altamente specializzati, quali
l'Ogs, insediati in regione".
E' quanto affermato dall'assessore regionale a Ricerca e università Alessia Rosolen alla presentazione dell'indagine nazionale "Gli italiani e la tutela del mare e dell'ambiente" promossa dall'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale - Ogs e realizzata da Swg, alla quale hanno preso parte la direttrice generale di Ogs Paola Del Negro, Maria Cristina Pedicchio, membro del cda di Ogs e presidente di Marevivo FVG, Maurizio Pessato, vicepresidente di SWG.
"I dati raccolti - ha aggiunto Rosolen - evidenziano conoscenze e valutazioni dell'opinione pubblica utili nella definizione di future strategie, nella consapevolezza che qualsiasi azione politica, per risultare efficace, debba essere condivisa con la collettività e partire dai reali bisogni e dalle aspettative dei cittadini".
La ricerca, realizzata a maggio, ha preso in esame l'importanza degli oceani, le minacce alla salute e la difesa del mare, l'economia e il settore della ricerca, dedicando un ambito anche al periodo post Covid-19, con l'obiettivo di capire quanto sia importante per l'opinione pubblica il mare e la sua tutela.
I dati rivelano che il 47% degli italiani ritiene di avere un buon livello di conoscenza del mare, l'84% si dichiara convinto che sia un ambiente gravemente a rischio per la presenza di plastiche e rifiuti (81%) e inquinanti chimici (78%) e reputa urgente avviare azioni di tutela. Sul fronte economico il 55% degli italiani pensa che il mare possa diventare motore di significativo sviluppo (55%), ma è altrettanto certo che l'Italia investa in ricerca marina meno degli altri Stati europei (53%).
La salute del mare e dell'uomo vengono considerate fortemente interconnesse: il 96% degli italiani ritiene che la salute degli individui sia legata a quella del mare e il 91% pensa che le attività antropiche influenzino la salute del mare. ARC/CCA/pph
E' quanto affermato dall'assessore regionale a Ricerca e università Alessia Rosolen alla presentazione dell'indagine nazionale "Gli italiani e la tutela del mare e dell'ambiente" promossa dall'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale - Ogs e realizzata da Swg, alla quale hanno preso parte la direttrice generale di Ogs Paola Del Negro, Maria Cristina Pedicchio, membro del cda di Ogs e presidente di Marevivo FVG, Maurizio Pessato, vicepresidente di SWG.
"I dati raccolti - ha aggiunto Rosolen - evidenziano conoscenze e valutazioni dell'opinione pubblica utili nella definizione di future strategie, nella consapevolezza che qualsiasi azione politica, per risultare efficace, debba essere condivisa con la collettività e partire dai reali bisogni e dalle aspettative dei cittadini".
La ricerca, realizzata a maggio, ha preso in esame l'importanza degli oceani, le minacce alla salute e la difesa del mare, l'economia e il settore della ricerca, dedicando un ambito anche al periodo post Covid-19, con l'obiettivo di capire quanto sia importante per l'opinione pubblica il mare e la sua tutela.
I dati rivelano che il 47% degli italiani ritiene di avere un buon livello di conoscenza del mare, l'84% si dichiara convinto che sia un ambiente gravemente a rischio per la presenza di plastiche e rifiuti (81%) e inquinanti chimici (78%) e reputa urgente avviare azioni di tutela. Sul fronte economico il 55% degli italiani pensa che il mare possa diventare motore di significativo sviluppo (55%), ma è altrettanto certo che l'Italia investa in ricerca marina meno degli altri Stati europei (53%).
La salute del mare e dell'uomo vengono considerate fortemente interconnesse: il 96% degli italiani ritiene che la salute degli individui sia legata a quella del mare e il 91% pensa che le attività antropiche influenzino la salute del mare. ARC/CCA/pph