Risorse agr.: Zannier, 'La nostra terra' per riscoprire il territorio
Pordenone, 6 dic - "Il legame con la propria terra è un filo
invisibile, fatto di memoria, ricordi, emozioni, sensazioni,
immagini che ci riportano a un vissuto più remoto o vicino, e ci
consentono di percepire il senso della identità, il senso della
comunità: quel legame che va al di là dei rapporti familiari e ci
offre l'opportunità di sentire l'appartenenza a una comunità
dalla quale possiamo trasmettere, qui come nel mondo, a nostra
volta i valori e i tesori caratterizzanti e frutto del
territorio, delle sue tradizioni; di una vita secolare nella
quale si sono sapute tramandare le ricchezze e i simboli di
un'area come delle piccole comunità che la compongono, elementi
di attrazione di una realtà dalle innumerevoli peculiarità qual è
il Friuli Venezia Giulia".
È il messaggio - come evidenzia l'assessore regionale alle
Risorse agroalimentari e forestali Stefano Zannier - che il
documentario 'La memoria della terra' intende trasmettere.
Realizzato dalla regista friulana, Roberta Cortella, protagonista
della trasmissione televisiva Geo, promosso dall'Ente Friuli nel
mondo per ricollegare le comunità di corregionali all'estero, è
stato presentato da Cinemazero a Pordenone, presente l'assessore
Zannier.
Il filmato interpreta gli ecomusei come insieme di attrattive
delle quali è ricco il nostro territorio. Tratta infatti del
maniaghese, delle acque tra il Tagliamento e il lago dei Tre
Comuni, del Gemonese, della Val Resia, dei mestieri della Carnia,
dei territori di Ronchi dei Legionari, delle tradizioni agrarie a
Fagagna, delle Dolomiti friulane.
"Un messaggio - prosegue Zannier - quello de 'La nostra terra',
che vuole evocare le ricchezze e le risorse delle quali il Friuli
Venezia Giulia si può fregiare, veicolato attraverso la
individuazione degli 'ecomusei' intesi come un insieme di
caratteristiche identificative e identitarie dei luoghi, delle
carature ambientali, naturali e paesaggistiche, delle attività
tradizionali della nostra terra che suggeriscono un legame con la
stessa".
"Il plauso della Regione - conclude Zannier - è rivolto
all'iniziativa e all'autrice, in particolare perché si propone di
ricollegare e riaccendere quel filo della memoria che ha tenuto
connesse le comunità di nostri corregionali sparse nel mondo con
le proprie radici, e diviene nel contempo un elemento di
promozione delle nostre specificità".
ARC/CM/gg