Salute: ampio consenso su norme solitudine e invecchiamento attivo
Trieste, 31 ago - È ampio e bipartisan il consenso espresso
sul disegno di legge 91 che detta norme in materia di contrasto
alla solitudine e di promozione dell'invecchiamento, una
condivisione che sottolinea la comune volontà di tutte le forze
che siedono in Consiglio regionale di affrontare un fenomeno,
quello appunto della solitudine, traversale a tutte le età che
spesso rischia di trasformarsi in esclusione, disconnessione e
marginalizzazione sia sociale che civile, divenendo emergenza da
affrontare e contrastare con progetti, iniziative e azioni che
coinvolgano le istituzioni e favoriscano la creazione di reti di
comunità e di cittadinanza attiva.
È quanto in sintesi riferito dal vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia con delega alla Salute a margine della riunione
oggi in Consiglio regionale, nel corso della quale la competente
Commissione consiliare ha esaminato il testo del disegno di legge
approvando le modifiche integrative proposte dalla Giunta
regionale.
Tra gli emendamenti proposti dall'Esecutivo e accolti a
maggioranza, che in parte hanno recepito le proposte avanzate
dall'opposizione, figura la definizione stessa del fenomeno
descritto come l'angoscia che deriva dalle differenze tra le
relazioni sociali ideali e quelle percepite in relazione allo
stato di salute e al benessere delle persone e all'ambiente in
cui vivono e precisa che gli interventi si rivolgono all'intera
popolazione e in particolare ai soggetti maggiormente a rischio:
gli ultrasessantacinquenni e gli adolescenti in un età compresa
tra i 12 e i 19 anni.
L'obiettivo delle norme è teso a promuovere una nuova cultura
delle relazioni umane e della comunità che favoriscano la
resilienza individuale e collettiva attraverso la programmazione
di interventi coordinati e integrati avviati dalla Regione in
collaborazione con i Comuni, le Aziende sanitarie e le Aziende
pubbliche di servizi alla persona, le istituzioni scolastiche, le
Università, comprese quelle della terza età, gli enti di ricerca
e le organizzazioni del terzo settore.
Il disegno di legge sarà posto all'esame del Consiglio regionale
per la definitiva approvazione.
ARC/CCA/ep