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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Salute:Fedriga-Riccardi, sblocco Cattinara-Burlo con partenza cantieri

Rientra nel progetto il "Covid hospital": l'ospedale nell'ospedale, flessibile e riconvertibile Trieste, 3 feb - "Cattinara ha visto anni decisamente difficili. Quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione molto complessa dal punto di vista della gara dell'appalto. Abbiamo lavorato fin da subito in modo molto intenso, in piena sinergia con tutta l'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina, e siamo così riusciti, insieme, a far partire un complesso e imponente intervento, un'opera che andrà a riqualificare tutto l'ospedale di Trieste, dando importanti e appropriate risposte di salute non solo ai cittadini di questa città ma a quelli di tutto il Friuli Venezia Giulia e, per alcune specialità, anche a utenti di fuori regione". Lo hanno sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il vicegovernatore e assessore con delega alla Salute Riccardo Riccardi in occasione della presentazione dei lavori di riqualificazione e ampliamento dell'ospedale di Cattinara e della realizzazione della nuova sede dell'Irccs materno infantile Burlo Garofolo. All'illustrazione, tenutasi a Trieste, hanno preso parte anche il direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina Antonio Poggiana e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. "Il Burlo è un Irccs riconosciuto a livello nazionale: manterrà tutte le specialità che saranno rafforzate. Anche il materno infantile, difatti, non rappresenta un valore aggiunto solo per Trieste e per tutto il Fvg: è un valore aggiunto a livello nazionale e internazionale. La Regione ha tutto l'interesse e la chiara volontà di tutelarlo e valorizzarlo", hanno aggiunto governatore e vicegovernatore. "Quella che siamo riusciti a coronare è un'operazione tutt'altro che scontata: si inserisce in un contesto di una risoluzione contrattuale, tiene in vita il vecchio contratto, adegua il progetto che aveva avuto la difficoltà a ottenere le necessarie autorizzazioni, tiene conto anche nella prospettiva di fenomeni che nessuno poteva immaginare, ovvero un caro prezzi imponente e la pandemia", hanno aggiunto ancora Fedriga e Riccardi ringraziando Asugi e l'azienda Rizzani de Eccher che "assieme a noi tutti, si è assunta la responsabilità di questo cantiere tanto articolato". Sono oltre 200 i milioni di euro disponibili per il potenziamento dell'ospedale di Cattinara e per la realizzazione della nuova sede dell'ospedale materno infantile Burlo Garofolo di Trieste. Il costo iniziale dell'opera era di 140 milioni di euro, di cui 90 milioni messi a disposizione dalla Regione e 50 dal Ministero. Si aggiungono 20 milioni dal Pnrr e dal Pnc, altri 4,3 come risorse per il piano di potenziamento dell'edilizia ospedaliera (terapie intensive e pronto soccorso), e altri 40 milioni per il "Cube hospital". Per un costo complessivo di circa 204 milioni di euro. "Le risorse ancora mancanti, che crediamo ruotino attorno ai 60-62 milioni, saranno individuate dalla Regione entro la fine della legislatura in una manovra che vedrà coinvolti anche gli ospedali di Udine e di Pordenone", hanno aggiunto governatore e vicegovernatore. Per dare completa attuazione all'opera, serviranno, infatti, ulteriori 62 milioni di euro: le "varianti Cattinara" e per i costi di sicurezza, l'ampliamento dell'edificio delle aule didattiche, la palazzina ambulatori e la riconversione degli uffici Asugi e Burlo, ulteriori risorse per il "Covid hospital" con piano aggiuntivo, le varianti per esigenze sopravvenute al Burlo e finiture, impianti, arredi e attrezzature laboratori del padiglione C. A questo importo vanno aggiunte risorse in ordine all'incremento dei costi dell'energia e delle materie prime. Il cronoprogramma degli interventi prevede un prima fase, che è in corso, con la realizzazione del parcheggio sud-ovest, padiglione C1, viabilità sud e bypass impianti: i cantieri si chiuderanno a metà 2024. La seconda fase prevede la realizzazione della terza torre, dell'edificio Burlo e la ristrutturazione della piastra Cattinara: i lavori sono cominciati nel dicembre scorso e saranno ultimati nel 2026. Sempre nel 2026 saranno ultimati i lavori della fase 3 che prevedono la realizzazione del "Covid hospital". Seguiranno le ristrutturazioni delle 2 torri esistenti. Il Burlo sarà organizzato su 5 piani fuori terra e 2 piani di parcheggio interrati. Il Burlo si collegherà alla piastra di Cattinara al livello 2, ridisegnando l'intera area di ingresso come in una hall comune a tutto l'ospedale. Per il Burlo sono previste camere singole per degenza pediatrica e doppie vicine e disposte intorno a spazi tipo hall. Ci sarà la possibilità di ospitare nelle camere il posto letto per il genitore; ampie le finestrature con affaccio sull'esterno e su giardini pensili, in un generale ambiente di comfort. Per il Cattinara, a seguito dell'evento pandemico, sono state allestite in emergenza, in marzo e aprile 2020, complessivamente 72 postazioni di terapia intensiva e semintensiva, di cui 39 al piano 12 e 33 al piano tredici della torre medica. Si tratta di lavori e allestimenti eseguiti con i presupposti dell'emergenza, che non sono quindi da ritenersi strutturali, ma che sopperiscono ai posti letto di terapia intensiva previsti dal piano di potenziamento della rete ospedaliera. Nella ricerca di una soluzione efficace, è stato sviluppato un progetto di fattibilità tecnico-economica per la creazione di un involucro edilizio flessibile e adattabile, il "covid hospital" (il "Cube hospital") che rispetta i requisiti qualitativi e quantitativi previsti nel piano di rilancio. Per il "Covid hospital", di fatto un ospedale nell'ospedale, l'obiettivo è garantire un'assistenza sanitaria adeguata in caso di pandemie o maxi emergenze: in questa unica struttura sarà possibile operare, quindi, senza interferire con le attività ordinarie dell'ospedale. La finalità è quella di realizzare una struttura che abbia una destinazione modificabile a seconda delle esigenze, pertanto caratterizzata da flessibilità e riconvertibilità. Il "Cube hospital" garantirà la presa in carico dei pazienti in tutti i setting per intensità di cura: attività ambulatoriale, area di degenza, di degenza intensiva e semintensiva, e di interventistica (sale operatorie e ambulatori chirurgici). In caso di emergenza pandemica, il "Covid hospital" disporrà di spazi per terapia intensiva con 20 posti letto con predisposizione fino a 30; di spazi per terapia semintensiva con 32 posti letto di cui 16 convertibili a intensiva; di spazi per area interventistica con 2 sale operatorie e 2 ambulatori chirurgici; di spazi per la degenza ordinaria con 144 posti letto; di spazi per attività ambulatoriali con 20 ambulatori per utilizzo multidisciplinare. In periodo non pandemico, tutte le aree di degenza potranno essere riconvertite in ambulatori (78 circa). Per Cattinara, il piano "tipo" per le torri prevede il rifacimento completo di tutte le degenze che passano dagli attuali 4 posti letto a 2 posti letto/singole, e l'inserimento nella torre di collegamento di spazi di supporto alla degenza: ambulatori e studi medici, spazi di attesa/soggiorno. Al termine dell'intervento saranno disponibili, in aggiunta alla situazione attuale: 50 posti letto di terapia intensiva/semintensiva, due sale operatorie e due ambulatori chirurgici, 3000 metri quadrati di nuove degenze/ambulatori, 9000 metri quadrati di nuovi spazi di supporto per le aree degenza (terza torre), 4600 metri quadrati di spazio laboratorio, 960 posti auto, incremento e rinnovamento degli spazi adibiti al pronto soccorso. Si aggiunge la modifica della viabilità di accesso al comprensorio, oggetto dell'accordo di programma con la Regione. ARC/PT/pph

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