Salute: Fvg all'avanguardia per trattamento diabete
Trieste, 14 nov - Il Friuli Venezia Giulia si conferma tra le
regioni più impegnate nella prevenzione e cura del diabete. In
occasione della Giornata mondiale del diabete, lo ha
sottolineato, a margine del workshop sulla qualità delle cure nel
diabete in regione, il dottor Romano Paduano, segretario
regionale della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg).
Per Paduano le linee sull'assistenza integrata alla persona
affetta questa patologia, introdotte nel 2015, stanno già
producendo ottimi risultati. Esse infatti "stabiliscono cosa
fare, come farlo, con chi collaborare e forniscono ai medici un
adeguato supporto informatico, in quanto l'accesso ai dati è
fondamentale. E poi garantiscono il coinvolgimento dei pazienti,
affinché ci sia una condivisione delle iniziative da attuare. In
un solo anno di attività - ribadisce - sono stati ottenuti
risultati che ci pongono all'avanguardia in Italia in questo
campo".
Paduano ha anche spiegato che "il diabete è un fenomeno in
crescita perché legato sia all'invecchiamento della popolazione
che ad abitudini alimentari che spesso portano all'obesità".
Riferendosi inoltre a quanto previsto dalla riforma sanitaria
regionale, Paduano ha sottolineato che "bisogna passare ad un
approccio basato sulla medicina d'iniziativa. Il paziente deve
essere intercettato dal sistema sanitario prima che si ammali,
attraverso un investimento sulla prevenzione, in particolare
verso chi è più a rischio. Una volta sviluppata la malattia serve
un'ulteriore azione d'iniziativa che renda il paziente edotto dei
propri diritti e doveri, di modo che l'interazione tra medico e
paziente avvenga tra pari, per farli procedere insieme nel
processo di guarigione e di blocco delle complicanze".
L'importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano sono
stati sottolineati anche da Susanna Agostini, segretaria
regionale dell'Associazione nazionale dietisti, la quale ha
spiegato come "la corretta alimentazione costituisce un cardine
nella prevenzione e nel controllo del diabete, come confermano
numerosi studi: secondo il report Cost-benefit analysis of
dietary treatment del 2012, per ogni euro speso in interventi del
dietista, la società ottiene un ritorno netto stimato fra i 14 e
i 63 euro di risparmi sulle cure, e una riduzione di 2,58
giornate di assenza lavorativa l'anno per motivi legati a
complicanze da diabete ed eccesso di peso".
ARC/MA/fc