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Salute: intitolazioni a Camerini e Rovis esempi di giusta riconoscenza



Trieste, 7 set - L'intitolazione del Polo Cardiologico di Trieste a Fulvio Camerini e dell'Area Ambulatori e Diagnostica a Primo Rovis è una scelta giusta e importante perché troppo spesso il nostro Paese ha tralasciato la giusta riconoscenza nei confronti di chi, con il proprio impegno, ha messo a disposizione della propria comunità strumenti in grado di dare risposte e offrire opportunità inimmaginabili solo fino a qualche anno fa.

È questo, in sintesi, il massaggio lanciato oggi dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute durante l'intitolazione del Polo Cardiologico Camerini e dell'Area Ambulatoriale Primo Rovis avvenuta alla presenza, tra gli altri, dei vertici dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi), del rettore dell'Università di Trieste Roberto Di Lenarda.

Il vicegovernatore, dopo aver sottolineato l'importanza dell'integrazione del sistema sociosanitario con il volontariato, ha rimarcato che Camerini ha lasciato un segno importante nella storia del Friuli Venezia Giulia, come professionista e come uomo, ed è anche merito suo se oggi la cardiologia della nostra regione può vantare professionisti di alto profilo. Ricordando Primo Rovis, l'esponente della Giunta, ha voluto sottolineare l'impegno di quest'ultimo a favore della comunità regionale e della ricerca scientifica e la sua capacità di comprendere il valore dell'innovazione per il miglioramento delle cure e il potenziamento del sistema sanitario.

Nel corso della cerimonia il rettore dell'ateneo triestino ha quindi rimarcato il ruolo di guida e maestro incarnato da Camerini nei confronti dei propri allievi e la sua capacità di trasmettere loro sia competenze sanitarie sia profondi valori umani, mentre per quanto riguarda Rovis ha ribadito il suo ruolo di mecenate e grande sostenitore della sanità triestina.

Il professor Gianfranco Sinagra, direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare di Asugi ha quindi evidenziato che Camerini e Rovis condividevano curiosità, amore per la gente e per i più deboli, innovazione, lungimiranza, capacità e determinazione concreta a costruire, dedizione al lavoro, impegno civile e politico a beneficio della comunità.

Il Polo Cardiologico conta ogni anno oltre 3mila ricoveri fra Cardiologia e Cardiochirurgia, oltre 3mila indagini invasive e interventi nei settori della cardiologia interventistica, elettrofisiologia e cardiochirurgia e oltre 40mila prestazioni ambulatoriali, con una capacità di attrazione sui non residenti del 30%. La struttura, con i suoi 200 operatori e una reperibilità 24 ore su 24, ricopre il ruolo di hub in Regione; inoltre, grazie alle tecnologie avanzate impiegate e all'elevata informatizzazione, rappresenta un Centro di ricerca avanzata e di formazione per studenti e specializzandi. ARC/MA/gg



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