Salute: Regione, La Nostra Famiglia realtà insostituibile da sostenere
Trieste, 19 feb - Per l'Amministrazione regionale l'operato
dell'associazione La Nostra Famiglia è un patrimonio
insostituibile non solo per il Friuli Venezia Giulia, ma per
l'intero Paese: il sodalizio, che con la sua storia è stato
protagonista di una straordinaria esperienza dal peso
determinante sotto il profilo culturale, ha iniziato ad
affrontare il tema della riabilitazione e della cura dei bambini
e dei giovani con disabilità quando ancora l'argomento era
trascurato e sconosciuto, maturando negli anni professionalità e
competenze di assoluta eccellenza.
È quanto espresso oggi a Trieste dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, intervenuto in Consiglio regionale su una mozione dedicata alla vertenza nazionale che sta interessando i lavoratori de La Nostra Famiglia, presente in regione con due sedi: a Pasian di Prato e a San Vito al Tagliamento.
Per l'Amministrazione l'esperienza e le prestazioni offerte da associazioni come La Nostra Famiglia sono da sostenere e tutelare, in quanto esempio di quel sistema privato accreditato sul quale fa leva la riforma della sanità regionale per garantire livelli elevati di assistenza e di cura alla comunità.
L'unanimità espressa sulla mozione dalle forze politiche presenti in Consiglio, che invita a difendere il ruolo di questa realtà, testimonia come, guardando oltre all'ordinaria dialettica politica tra maggioranza e opposizione, l'indirizzo della riforma risulti essere corretto e largamente condiviso. ARC/CCA/gg
È quanto espresso oggi a Trieste dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, intervenuto in Consiglio regionale su una mozione dedicata alla vertenza nazionale che sta interessando i lavoratori de La Nostra Famiglia, presente in regione con due sedi: a Pasian di Prato e a San Vito al Tagliamento.
Per l'Amministrazione l'esperienza e le prestazioni offerte da associazioni come La Nostra Famiglia sono da sostenere e tutelare, in quanto esempio di quel sistema privato accreditato sul quale fa leva la riforma della sanità regionale per garantire livelli elevati di assistenza e di cura alla comunità.
L'unanimità espressa sulla mozione dalle forze politiche presenti in Consiglio, che invita a difendere il ruolo di questa realtà, testimonia come, guardando oltre all'ordinaria dialettica politica tra maggioranza e opposizione, l'indirizzo della riforma risulti essere corretto e largamente condiviso. ARC/CCA/gg