Salute: Riccardi, aggiudicato appalto protonterapia al Cro di Aviano
A settembre firma del contratto, avvio progettazione e
costruzione bunker
Pordenone, 20 lug - "Con questo atto oggi si chiude la fase
più delicata del procedimento amministrativo per l'acquisizione
della protonterapia ad Aviano. Ringrazio la commissione di
valutazione e gli uffici tecnici, che hanno operato con grande
scrupolo in una situazione resa molto complessa dalle limitazioni
anti-Covid".
Commenta così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute Riccardo Riccardi la conclusione della fase di
affidamento della gara per la fornitura di un sistema di
protonterapia al Centro di riferimento oncologico di Aviano. Ad
aggiudicarsi l'appalto è il raggruppamento temporaneo d'impresa
costituito dalle ditte Iba-Ion Beam Application S.A. (Belgio) e
Bettiol Srl (Bolzano). Dopo la predisposizione della
documentazione di gara, l'avvio ufficiale della procedura era
avvenuto nel maggio 2020. Alla scadenza del bando era pervenuta
un'unica offerta, presentata dallo stesso raggruppamento che è
stato poi confermato vincitore.
La commissione di valutazione, composta da esperti in fornitura
di apparecchiature elettromedicali e opere edili, ha operato tra
il 14 dicembre 2020 e il 19 aprile 2021. "L'analisi della
proposta - spiega Riccardi - è stata rallentata dalle limitazioni
connesse all'emergenza Covid, costringendo il gruppo di lavoro ad
alternare sedute in presenza e riunioni in remoto. È seguita
quindi la fase di affidamento, che presuppone una serie molto
specifica di attività di controllo amministrativo, come previsto
dalla normativa di settore. Entro il mese di settembre si
procederà alla stipula del contratto e alla predisposizione del
progetto definitivo ed esecutivo. A quel punto, le ditte
aggiudicatarie avranno 36 mesi per la consegna chiavi in mano
della protonterapia. L'avvio dei lavori è atteso nel primo
semestre del 2022, mentre i primi trattamenti con la nuova
tecnologia potrebbero avvenire verso la fine del 2024".
L'investimento complessivo pari a 32 milioni di euro per
realizzare la sede in cui installare l'apparecchiatura e per
l'acquisto del macchinario è sostenuto da finanziamenti di
programmazione sanitaria stanziati nel 2019 dalla Regione, da
fondi propri del Cro provenienti dalle donazioni per la ricerca e
dal 5 per mille dei cittadini. Per la direttrice del Cro
Francesca Tosolini, l'investimento permetterà di potenziare
ulteriormente l'offerta di prestazioni di alta specializzazione
per i pazienti oncologici, non solo regionali. Inoltre
rappresenta un'opportunità di sviluppo per nuove competenze
multidisciplinari per i professionisti dell'Istituto.
Il Cro di Aviano diventerà così il primo istituto pubblico per la
cura dei tumori e il quarto centro in Italia dopo Trento (prima
Fondazione), Pavia e Catania, a dotarsi di questa tecnologia, che
rappresenta una possibilità in più per molte persone ammalate di
tumore. La terapia con fascio di protoni è un sostanziale
progresso della radioterapia dei tumori: si tratta di
un'apparecchiatura in grado di emettere radiazioni di precisione
che irradiano direttamente la parte anatomica interessata,
riducendo al minimo le emissioni potenzialmente dannose ai
tessuti e agli organi circostanti e aprendo percorsi concreti di
medicina di precisione e personalizzata.
ARC/AL/ma