Salute: Riccardi, Asugi è pilastro fondamentale sistema sanitario Fvg
Trieste, 24 gen - "La concretizzazione dell'Azienda sanitaria
universitaria Giuliano Isontina (Asugi) è uno dei pilastri del
sistema della salute che, oltre a eliminare le sovrapposizioni,
dà la possibilità di esprimere e valorizzare le diverse
competenze presenti sul territorio, offrendo ampie opportunità di
crescita professionale".
È questo il concetto dal quale il vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, è
partito per evidenziare quali vantaggi assicura la nascita
dell'Asugi, che serve il territorio delle ex province di Trieste
e Gorizia, raccogliendo in un'unica azienda tutte le attività
delle realtà sanitarie pubbliche dell'area.
Riccardi ha sottolineato che "il primo obiettivo è far ripartire
il cantiere di Cattinara. In merito siamo sulla strada giusta, ma
dobbiamo essere consci che i lavori proseguiranno per almeno 5 o
6 anni. Il secondo grande tema è quello dell'emergenza-urgenza,
dato che pur offrendo già risposte positive l'attuale sistema può
e deve essere ulteriormente migliorato".
Il vicegovernatore ha quindi rimarcato che "parallelamente
dobbiamo affrontare la complessa sfida di concretizzare
l'integrazione tra ospedale e territorio: una partita nella quale
sarà fondamentale valorizzare le esperienze positive già attuate
in quest'area. I distretti sono infatti tra i punti cardine della
riforma sanitaria, ma funzionano meglio quando i cittadini sanno
come intraprendere il corretto percorso di salute, cosa che oggi
non avviene ancora. Un altro aspetto importante è la
deospedalizzazione, per ottenere la quale servono le cosiddette
'strutture intermedie'. Si tratta di realtà che offriranno cure e
supporto nel percorso tra l'ospedale, le residenze sanitarie
assistenziali (Rsa) e il domicilio, così da favorire il recupero
delle persone dopo il ricovero e garantire risposte appropriate
ai bisogni per soddisfare i quali oggi molti utenti,
erroneamente, si rivolgono agli ospedali".
Intervenendo assieme al sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e
al direttore generale dell'Asugi, Antonio Poggiana, il
vicegovernatore ha quindi confermato che "la possibilità di
realizzare a Trieste un campus biomedico è da tempo allo studio
della Giunta. Si tratta di una grande opportunità per Trieste e
il Friuli Venezia Giulia, quindi se ci saranno tutte le
condizioni per realizzarlo la Regione è pronta a fare la propria
parte, perché ci proietterebbe in avanti nel campo della salute".
Anche se l'Asugi è formalmente operativa dal 2020, il percorso di
condivisione dei servizi delle strutture sanitarie giuliane e
isontine era già stato avviato lo scorso anno con la messa in
rete del servizio trasfusionale, dell'Anatomia patologica, della
Gastroenterologia e della Breast unit e la realizzazione di un
unico laboratorio d'analisi che serve anche l'Irccs Burlo
Garofolo.
Il prossimo obiettivo è quindi favorire, con la collaborazione
dell'Università, la crescita di tutto il sistema
giuliano-isontino, attraverso modelli organizzativi e gestionali
fondati sulla presa in carico del cittadino e la stretta
collaborazione tra l'assistenza sanitaria e quella sociale.
Quest'anno saranno quindi attivati percorsi specifici per i
pazienti affetti da melanoma e lesioni cutanee; da patologie
oncologiche polmonari e pleuriche, per i diabetici affetti da
complicanze (retinopatia diabetica, nefropatia diabetica, piede
diabetico) e per coloro che hanno patologie oncologiche della
prostata.
Per quanto concerne l'attività chirurgica, che nel 2019 ha
registrato una crescita del 13 per cento del numero di interventi
rispetto all'anno precedente, nel 2020 saranno ampliate le ore di
attività dei complessi operatori delle 4 sedi ospedaliere,
differenziando l'offerta a seconda delle diverse competenze, così
da ridurre i tempi di attesa, in particolare in ambito oncologico.
Gli anziani rimarranno centrali nelle attività dell'Asugi, con
l'utilizzo del budget di salute per attuare i progetti di abitare
inclusivo 'Abitare possibile' e 'Domiciliarità innovativa' ed è
previsto il completamento del programma di riclassificazione
delle residenze per anziani e l'implementazione
dell'infermieristica di comunità. A tal proposito, affrontando il
tema delle residenze per anziani, Riccardi ha quindi annunciato
che nelle prossime settimane la Giunta varerà un provvedimento
per uniformare in tutto il Friuli Venezia Giulia il contributo
pubblico erogato alle strutture.
Una novità importante è rappresentata dalla nascita del
Dipartimento interaziendale materno infantile realizzato
dall'Asugi con l'Irccs Burlo Garofolo, che consentirà la
riorganizzazione del percorso nascita e l'implementazione delle
attività di preparazione al parto di sostegno all'allattamento e
delle visite domiciliari nel post partum.
In merito, all'emergenza-urgenza è prevista un'armonizzazione
delle attività di pronto soccorso, che avranno come punto di
riferimento un unico dipartimento, mentre sul fronte
dell'oncologia verrà implementata l'attività della Breast unit in
tutte le sedi dove è presente la senologia e verrà sviluppata in
tutte le strutture l'attività della Skin cancer unit, con
apertura di nuovi ambulatori nell'area isontina.
Saranno, inoltre, consolidati i team multispecialistici e
multiprofessionali, anche in collaborazione con l'Irccs Burlo
Garofolo, e verrà implementata l'attività dell'odontoiatria
pubblica nell'area giuliana, mentre in quella isontina è previsto
l'aumento dell'attività di odontostomatologia pubblica con il
raddoppio delle poltrone. Saranno consolidati i servizi dedicati
agli adolescenti e ai giovani (Centro semiresidenziale
sperimentale per i giovani, Androna giovani, Punto Giovani
consultoriale) e continuerà l'investimento sul Progetto autismo,
per il quale è prevista la definizione delle modalità di presa in
carico dei soggetti adulti.
Continueranno, poi, i progetti di telemedicina e telesoccorso e
sul fronte delle cure palliative è prevista la costituzione di un
Dipartimento oncologico aziendale. Infine, attraverso i medici di
medicina generale e i pediatri di libera scelta verrà data
continuità alle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), per
l'attuazione in particolare di progetti di medicina di iniziativa
così da favorire le cure domiciliari ed evitare il ricorso
improprio all'ospedale.
ARC/MA/ep