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Martedì, 23 Aprile 2024
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Salute:Riccardi, bene impegno bipartisan su cannabis a uso terapeutico

In aumento in Fvg pazienti curati con medicinali cannabinoidi

Trieste, 24 feb - "Garantisco l'attenzione sulle richieste emerse in seguito alla relazione del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione sugli adempimenti in materia di erogazione dei dei medicinali e delle preparazioni magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche e ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per questo risultato: mi sembra che il Consiglio regionale abbia scritto una pagina importante convergendo su un tema così delicato".

Lo ha assicurato il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi al termine del dibattito seguito all'esame della relazione giuntale riferita al quadriennio 2016-2019, prevista dall'articolo 7 (clausola valutativa), della legge regionale 2/2013 "Modalità di erogazione dei medicinali e delle preparazioni magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche".

Il documento aveva evidenziato i risultati ottenuti dalla norma attraverso la quale sono state dettate le disposizioni generali sull'impiego dei farmaci cannabinoidi, con oneri a carico del sistema sanitario regionale, per finalità terapeutiche, per i trattamenti iniziati in ambito ospedaliero e, nel caso di prolungamento, al domicilio sulla base di una prescrizione del medico ospedaliero.

Attualmente l'unica specialità medicinale a base di cannabinoidi autorizzata è uno spray per mucosa orale, indicato per pazienti adulti affetti da spasticità dovuta alla sclerosi multipla, che non hanno manifestato una risposta adeguata ad altri medicinali antispastici.

Nel periodo preso in esame dalla relazione si è registrato un aumento dei pazienti trattati, passati dai 34 del 2016 ai 64 del 2019, con l'erogazione complessiva di 271 confezioni nel 2016, 270 nel 2017, 316 nel 2018 e 359 nel 2019 e una spesa annua totale rispettivamente di 118.038 euro, 117.938 euro, 138.172 euro e 156.335 euro.

Anche le preparazioni magistrali hanno registrato una crescita, passando da un utilizzo totale di un chilo e mezzo di cannabis nel 2016 ai 17 chilogrammi del 2019 e una spesa salita dai 53.735 euro del 2016 ai 210.623 del 2019, che ha inciso però solo in modo marginale sulla spesa complessiva dell'assistenza convenzionata.

Nel primo periodo di applicazione della legge le preparazioni di cannabis terapeutica sono state erogate in regime privato, con oneri a carico dei pazienti, e solo dal 2016 sono stati avviati i primi trattamenti gratuiti, con le preparazioni magistrali di cannabis allestite dagli enti del servizio sanitario regionale.

Sulla base dei dati forniti dalle Aziende sanitarie, utilizzando gli applicativi informatici regionali per il monitoraggio dell'impiego delle preparazioni di cannabis, la relazione ha stimato che complessivamente i pazienti assistiti siano stati trattati nel 74% dei casi in regime pubblico e per il 26% in regime privato.

Tra le criticità rilevate nell'applicazione della norma ed evidenziate nella relazione a firma del consiglieri Mauro Di Bert e Ilaria Del Zovo, ci sono la scarsa disponibilità su tutto il territorio nazionale di cannabis per l'allestimento delle preparazioni magistrali, solo marginalmente risolta con l'autorizzazione ministeriale a importarne; la necessità di definire le indicazioni terapeutiche per le quali vi sia evidenza scientifica dell'efficacia d'uso dei cannabinoidi; una non adeguata informazione degli operatori sul percorso definito per poter prescrivere i preparati in questione a carico del Servizio sanitario regionale.

Riccardi ha concordato con le osservazioni del consigliere Andrea Ussai, primo firmatario della legge 11/2016 con cui la Regione ha apportato un aggiornamento alla norma del 2013, che aveva sottolineato come a quasi dieci anni dall'entrata in vigore l'opportunità di una riflessione sull'ampliamento l'elenco delle patologie che, da evidenze scientifiche, possono trovare giovamento dall'impiego di farmaci e preparati cannabinoidi, cosi come indicate dal decreto del Ministero della Salute del 2015.

La fornitura in regime assistenziale è stata garantita, in via prevalente, attraverso le farmacie che solo nel 2019 hanno spedito il 94% delle prescrizioni in carico ai fondi pubblici. L'auspicio del Comitato è che si possa proseguire in questa direzione dando così ampia applicazione a quanto indicato nella legge regionale 11/2016 in tema di riduzione dei tempi d'attesa e di qualità dei preparati. ARC/EP/pph



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