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Salute: Riccardi, cambiare termini per nuovo assetto sistema sanitario

Trieste, 1 feb - "Non possiamo pensare alla salute occupandoci solo di sanità e, pensando a un percorso di revisione della legge 41, cambiamo per prima cosa il nostro modo di pensare al problema. Abbandoniamo il termine inattuale della disabilità per adottare quello più attinente di fragilità perché il nostro compito è ridurre la distanza fra chi vive e chi sopravvive".

Lo ha affermato oggi in Consiglio regionale il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, intervenendo sulla mozione, firmata da tutti i consiglieri, che chiedeva la revisione della legge quadro 41, "Per l'assistenza, l'integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate".

Secondo Riccardi, non bisogna dimenticare che "questa legge è stata simbolicamente molto importante ma oggi occorre rivederla partendo da un approccio culturale diverso".

Dopo cinque anni di discussione sul riassetto della sanità e gli ultimi mesi di incontri con l'associazionismo, il privato e la cooperazione sociale, per Riccardi, "il nodo politico della salute sta nel fatto che la legge 17 ha definito un perimetro insufficiente. Come è insufficiente oggi lo spirito e il testo della legge 41".

Le domande alle quali dare risposta, secondo Riccardi, sono se le Aziende sanitarie siano strumenti al servizio dei bisogni o i bisogni li facciamo restare al servizio delle Aziende e se la definizione e l'estensione dei Lea (livelli essenziali di assistenza) sappiano rispondere ai bisogni sociali che oggi chiedono maggiore integrazione sociosanitaria. La risposta a entrambi i questi, ha evidenziato il vicegovernatore, è che "questi bisogni non possiamo farli affondare nell'istituzionalizzazione come è stato fatto per la sanità".

C'è un grande serbatoio di energia positiva che arriva dal sistema del privato sociale, della cooperazione sociale e del volontariato la cui presenza, per Riccardi, deve essere garantita nella futura organizzazione della sanità a tutela delle ragioni della salute.

"Credo - ha concluso Riccardi - che le sollecitazioni che arrivano da questa mozione condivisa da tutti, siano utili per chiarire come vogliamo cambiare la rotta e verso dove, nel 2019, si dovrà mettere l'attenzione per la pianificazione sociosanitaria, proseguendo nel dialogo e nel confronto con tutti i soggetti coinvolti e interessati, ben allargando il perimetro della legge 17". ARC/COM/fc



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