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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Salute: Riccardi, con Piano di prevenzione recuperiamo ritardi passato



Trieste, 16 feb - "Si tratta di un Piano che punta a recuperare il ritardo della nostra Regione sul tema della prevenzione, che per alcuni aspetti abbiamo scontato nella campagna di vaccinazione".

Lo ha detto oggi a Trieste in sede di III Commissione del Consiglio regionale il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la discussione sul "Piano regionale della prevenzione 2021-2025" a cui la stessa Commissione a fine seduta ha espresso parere favorevole.

Come ha spiegato Riccardi, il testo si fonda su due cardini: la correzione dei percorsi di domanda di salute e l'alleanza sociale che allarga il campo al terzo settore e al volontariato.

"I piani non sono dei paracarri - ha chiarito il vicegovernatore - e quindi dobbiamo considerare un margine di elasticità che ci consenta di interpretare il documento non in maniera statica, ma capace di essere integrato in relazione ai cambiamenti che intercorrono, come ci ha insegnato la pandemia".

Riccardi ha poi sottolineato due questioni legate all'applicazione del Piano. In primo luogo il personale, la cui carenza "è legata a una competenza sul tema che ricade sullo Stato, a cui spetterebbe risolvere i problemi relativi ai criteri di formazione e di reclutamento che rendono difficoltosa la capacità di avere a disposizione un numero adeguato di professionisti". Per risolvere il problema, come ha ricordato l'esponente dalla Giunta, la Regione è anche ricorsa al riconoscimento dei titoli di studio extra Ue al fine di ovviare momentaneamente e limitatamente alle criticità in essere. "Una misura - ha aggiunto - utilizzata dalle altre Regioni ben prima di noi in forza di un intervento statale. Ma si tratta di un provvedimento tampone che non può essere considerato risolutivo". Altro punto quello del rapporto con i medici di medicina generale. "Confidiamo - ha auspicato Riccardi - in un buon esito dell'interlocuzione in atto tra le Regioni e il Governo nell'ambito di una soluzione che possa prevedere, da un lato uno snellimento degli oneri burocratici e amministrativi che ricadono sui medici di famiglia e dall'altro un'integrazione più sistematica degli stessi professionisti nella sanità pubblica". ARC/GG/ma



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