Salute: Riccardi, Cri patrimonio di esperienze e sussidiarietà
Dopo defibrillatori nelle scuole, si valuta l'estensione ai mezzi
di Protezione civile
Udine, 6 ago - "A fine agosto stabiliremo con la Croce Rossa
Italiana (Cri) comitato regionale, come organizzare l'attività
formativa dedicata all'uso dei defibrillatori da collocare nelle
scuole del nostro territorio e verificheremo la possibilità di
estendere il progetto ad altre realtà quali la Protezione civile
del Fvg".
Lo ha detto oggi durante la vista alla centrale operativa della
Croce Rossa italiana (Cri) comitato di Udine, il vicegovernatore
con delega alla Salute Riccardo Riccardi.
Riccardi ha ricordato il contributo complessivo di 430mila euro
che la Regione ha affidato alla Cri per l'acquisto dei
defibrillatori automatici esterni (Dea) da collocare nelle scuole
del territorio e per la relativa formazione all'uso di questi
strumenti sanitari che saranno collegati al sistema telematico
condiviso con la Centrale operativa regionale emergenza-urgenza.
Sul punto il vicegovernatore ha evidenziato l'intenzione di
valutare la possibilità di dotare anche ogni mezzo della
Protezione civile del Fvg con queste apparecchiature sanitarie
salvavita.
"La Cri - ha indicato Riccardi - è un patrimonio importante di
esperienza e sussidiarietà: la collaborazione in essere con la
Regione è improntata a dare risposte rilevanti anche grazie ai
tanti volontari che operano con la onlus".
Accompagnato nella visita dal presidente Sergio Meinero e dal
direttore Michele Coiutti, il vicegovernatore ha potuto visitare
i locali di via Pastrengo e incontrare i tecnici della centrale
operativa oltre che apprendere i progetti in itinere della Cri
fra i quali l'evoluzione del sistema informativo che punta ad
ottimizzare risorse e organizzare i carichi di lavoro attraverso
l'uso dell'intelligenza artificiale. Analizzando i dati sui
trasporti degli ultimi sei anni, come è stato spiegato, si potrà
pianificare con più precisione i trasferimenti dei pazienti
ottimizzando i percorsi con conseguente risparmio di tempo, di
risorse, con riduzione dell'impatto ambientale e con un costo
minore per la collettività.
Fra i dati forniti nell'incontro anche quelli relativi alla
flotta del Comitato di Udine che può contare su 40 ambulanze, 6
automediche, 3 minibus, 4 autocarri e altri 26 mezzi fra
autovetture, mezzi speciali e rimorchi. I servizi svolti dal
comitato, nel 2018, sono stati 30.784 e le ambulanze per
garantire i servizi di emergenza territoriale e trasporto
sanitario secondario hanno percorso 1.400.000 chilometri.
ARC/LP/ep