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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Salute: Riccardi, intervenire sul modello d'emergenza

Udine, 13 mag - "Totale disponibilità ad individuare assieme alle parti sindacali alcuni obiettivi del sistema sanitario su cui intervenire entro la fine della legislatura, primo fra tutti quello che riguarda il modello d'emergenza che vogliamo definire".

Lo ha indicato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la III commissione consiliare in cui è stato trattato il tema dell'emergenza da Covid-19 e la ripartenza post pandemia, con le audizioni delle organizzazioni sindacali della dirigenza dell'Area sanità (Anaao-Assomed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Fp Cgil, UIL FPL Medici, Cimo-Cida e Fesmed).

Fra i temi sollevati quello della programmazione sanitaria su cui Riccardi ha specificato l'importanza dei ruoli: "corretto portare all'attenzione della Commissione le linee programmatorie ma con la consapevolezza - ha rimarcato - che esse sono il frutto del lavoro di buon parte delle Aziende e del loro rapporto con l'Azienda regionale di coordinamento della salute (Arcs) e la Direzione centrale della salute ma le parti decisionali restano di competenza della Giunta regionale".

Su Arcs, uno dei temi sollevati in Commissione e sul quale i sindacati hanno chiesto una migliore definizione dei compiti, Riccardi ne ha riaffermato la validità. "E' uno strumento importante che non definisce la linea della programmazione sanitaria, consente la razionalizzazione dei processi all'interno delle Aziende sanitarie ed è uno mezzo operativo della Direzione centrale che assume provvedimenti da sottoporre alla Giunta e al Consiglio regionale" e proprio ad Arcs, secondo Riccardi, potrebbe spettare la responsabilità del sistema informativo che le parti sindacali hanno definito 'deficitario'.

Per Riccardi, infatti, "esso deve esser un compito governato da un processo unitario che resta in capo alle responsabilità di Arcs".

Il vicegovernatore ha definito l'incontro "utile con contributi interessanti in un clima costruttivo" assicurando la continuità del confronto, come avvenuto fino ad ora, con le parti sindacali ma ha anche voluto precisare che "buona parte dei temi che ho ascoltato oggi, non possono essere risolti in sede regionale a partire dai contratti di lavoro. L'autonomia di questa Regione, infatti, - ha ricordato - rispetto alle competenze sulla salute riguarda il rapporto di compartecipazione e copertura della spesa, non abbiamo competenze speciali ma solo quella concorrente. In questi tre anni abbiamo comunque recuperato un terreno abbandonato da tempo, quello relativo alla partecipazione ed è in quel contesto, nel tavolo della conferenza Stato-Regioni, che possiamo rivendicare alcune posizioni quali ad esempio quelle relative alle risorse del Recovery".

Il vicegovernatore si è detto poi d'accordo sulla necessità "di accrescere l'attrazione, la casistica perché questo determina attrattività di professionisti e pazienti, di separare le attività di elezione e programmazione ma sono tutti elementi che si scontrano con qualche emendamento che vedo in Aula e con il ripristino dei Pronto soccorso; delle due tesi o l'una o l'altra".

Riccardi ha auspicato di chiudere il protocollo Regione-Università e la conseguente definizione degli atti aziendali per mettere fine al problema dei facenti funzione "una sconfitta da superare per garantire al sistema maggiore efficienza".

Quanto alla ripresa di normalità nel contesto sanitario il vicegovernatore ha evidenziato la necessità di intervenire sulle liste d'attesa e sulle fughe: "una questione - ha detto - che necessità di un importante intervento complessivo nell'interesse della sanità pubblica con le Aziende e le proprie organizzazioni oltre al privato convenzionato per trovare le soluzioni adeguate".

"Non è più pensabile che un intervento di cataratta - ha concluso - sia effettuato fuori dai confini regionali in un privato accreditato che presenta poi il conto a questa regione". ARC/LP/gg
 



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