Salute: Riccardi, intesa con Ordini Medici su pianificazione sanitaria
Trieste, 28 ago - "C'è stata piena intesa con i presidenti
degli Ordini dei Medici sull'impostazione delle linee di lavoro
da adottare per la pianificazione in corso: un quadro strategico
ma soprattutto temi puntuali la cui soluzione possa incidere sul
sistema portando l'evidenza del miglioramento. Accanto a questo
c'è stata piena concordanza sul fatto che la corretta
informazione e una giusta educazione del cittadino all'utilizzo
dei servizi sanitari possano anch'esse contribuire al
miglioramento della percezione della reale qualità del sistema".
Lo ha affermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a conclusione dell'incontro con i presidenti degli Ordini dei Medici del Friuli Venezia Giulia a cui hanno partecipato Maurizio Rocco per Udine, Dino Trento per Trieste, Guido Lucchini per Pordenone e Roberta Chersevani per Gorizia.
I rappresentanti dei medici invieranno nei prossimi giorni a Riccardi un documento nel quale sono già stati individuati alcuni punti a loro avviso dirimenti rispetto al miglioramento del sistema, rappresentando un primo elemento di confronto sulla pianificazione futura.
"La legge 17 soffre di un limite di perimetro sul quale bisogna cercare d intervenire - ha evidenziato il vicegovernatore - e per ridare completezza al sistema ci sono due percorsi: scegliere il manuale di istruzioni nel quale scrivere tutto ma rischiare di non arrivare al compimento oppure individuare delle aree che, se interessate nel modo giusto, possono dare vita a un mutamento effettivo, percepito dagli operatori e dalla cittadinanza".
Dall'incontro di oggi è emersa una comune convergenza verso questa soluzione, con una partecipazione diretta delle parti nell'individuazione dei temi e nella proposta delle soluzioni.
In questo senso, sono state già individuate delle aree tematiche condivise: la prima è in rapporto diretto con i cittadini e riguarda, per esempio, la soluzione del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, l'intervento sui tempi delle liste d'attesa, la continuità delle cure e la presa in carico.
La seconda area incide maggiormente sulla qualità del lavoro degli operatori ed è relativa, tra l'altro, alla formazione e al rapporto con le Università, mentre la terza è quella degli obblighi di legge che riguarda i servizi di cui la sanità regionale deve dotarsi (o si è già dotata) come il fascicolo sanitario elettronico e l'innovazione informatica e tecnologica. ARC/COM/fc
Lo ha affermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a conclusione dell'incontro con i presidenti degli Ordini dei Medici del Friuli Venezia Giulia a cui hanno partecipato Maurizio Rocco per Udine, Dino Trento per Trieste, Guido Lucchini per Pordenone e Roberta Chersevani per Gorizia.
I rappresentanti dei medici invieranno nei prossimi giorni a Riccardi un documento nel quale sono già stati individuati alcuni punti a loro avviso dirimenti rispetto al miglioramento del sistema, rappresentando un primo elemento di confronto sulla pianificazione futura.
"La legge 17 soffre di un limite di perimetro sul quale bisogna cercare d intervenire - ha evidenziato il vicegovernatore - e per ridare completezza al sistema ci sono due percorsi: scegliere il manuale di istruzioni nel quale scrivere tutto ma rischiare di non arrivare al compimento oppure individuare delle aree che, se interessate nel modo giusto, possono dare vita a un mutamento effettivo, percepito dagli operatori e dalla cittadinanza".
Dall'incontro di oggi è emersa una comune convergenza verso questa soluzione, con una partecipazione diretta delle parti nell'individuazione dei temi e nella proposta delle soluzioni.
In questo senso, sono state già individuate delle aree tematiche condivise: la prima è in rapporto diretto con i cittadini e riguarda, per esempio, la soluzione del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, l'intervento sui tempi delle liste d'attesa, la continuità delle cure e la presa in carico.
La seconda area incide maggiormente sulla qualità del lavoro degli operatori ed è relativa, tra l'altro, alla formazione e al rapporto con le Università, mentre la terza è quella degli obblighi di legge che riguarda i servizi di cui la sanità regionale deve dotarsi (o si è già dotata) come il fascicolo sanitario elettronico e l'innovazione informatica e tecnologica. ARC/COM/fc