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Salute: Riccardi, no ingerenze della politica in nomine sanità



Trieste, 3 giu - "Siccome questa vicenda, dal profilo puramente amministrativo, è stata fatta diventare una questione politica e su certi argomenti bisogna essere chiari, è bene ricordare il fatto che sono guardato dalle Forze dell'ordine per le minacce che ho ricevuto a causa della mia posizione, ferma e risoluta, sull'importanza delle vaccinazioni, testimoniata dalle 520mila persone che in Friuli Venezia Giulia si sono già sottoposte alla prima dose".

Lo ha detto oggi a Trieste in sede di Commissione III del Consiglio regionale il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso dell'audizione del direttore generale dell'Azienda regionale coordinamento salute (Arcs) sulle procedure adottate per la nomina del nuovo direttore della Sala operativa regionale emergenza sanitaria (Sores).

E proprio in merito alla nomina del nuovo direttore della Sores, Riccardi ha spiegato come il professionista in questione stia ritardando la vaccinazione, non per ragioni ideologiche, ma a causa di motivi personali riconducibili alla sua salute e riconosciuti dalla normativa vigente. Infatti la sua situazione, come previsto dalla legge, si coniuga con il ruolo assegnato che non prevede contatti diretti con persone all'interno di una struttura ospedaliera.

Il vicegovernatore ha anche sottolineato come il nuovo direttore in passato per la sua competenza e le sue capacità professionali fosse stato elogiato da esponenti della minoranza che "oggi invece manifestano opinioni del tutto opposte". Per quel che riguarda la procedura di nomina, Riccardi ha ribadito che "questa non è una materia di competenza della Giunta, ma del responsabile dell'Arcs, il quale ha assunto la propria decisione in base all'autonomia che gli viene riconosciuta dalla legge e che la parte politica ha rispettato".

"Fa specie - ha aggiunto Riccardi - che nessuno ebbe nulla da ridire in occasione della nomina del precedente direttore della Sores, pur essendo stata adottata la stessa procedura utilizzata in quest'ultima circostanza; così come certe volte per l'opposizione fare i concorsi non va bene, mentre in altre invece è obbligatorio farli anche se la norma consente altro".

Infine Riccardi ha confermato il progetto di riforma del sistema dell'emergenza-urgenza finora tenuto in sospeso dalle ondate pandemiche. "Lo faremo - ha detto - all'interno di quelle che sono le disposizioni nazionali con due punti fermi: non si può pensare di avere un sistema di backup fuori regione e le strutture della centrale territoriale non possono rimanere in un unico sito". ARC/GG/al



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