Salute: Riccardi, non basta un tablet per avviare telemedicina
"E' un processo innovativo complesso che porterà a cambio passo
nell'assistenza"
Palmanova, 28 apr - "Liquidare l'avvio di un difficile processo
innovativo in campo medico con un semplice spreco di risorse è un
parallelismo che denota una superficialità che non si addice a
chi da anni calca il palcoscenico della politica regionale,
avendo assunto anche il ruolo di presidente dell'Assemblea. Va
invece evidenziato come i fondi raccolti con la solidarietà
permetteranno, al termine di un lungo processo, un cambio di
passo che migliorerà la medicina territoriale".
Così il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute
Riccardo Riccardi risponde agli attacchi giunti al termine dei
lavori d'Aula, riguardanti l'interrogazione in cui si chiedevano
delucidazioni in merito al decollo della telemedicina in Friuli
Venezia Giulia.
"Non basta semplicemente acquistare dei kit da consegnare poi ai
professionisti - ha spiegato Riccardi a margine dei lavori - per
dare avvio in modo serio ad innovative tecniche di assistenza
medica da remoto. Ciò invece è quanto emerge dalle parole di chi
oggi ha inteso liquidare il tema in questo modo sbrigativo,
dimenticando invece la necessità di mettere in atto un duro
lavoro che vada a scardinare i canoni tradizionali, intervenendo
nei processi da condividere con i professionisti".
"Affermare poi che questo progetto rivolto anche ai malati di
Covid sia stato superato dai vaccini - prosegue il
vicegovernatore - significa non aver compreso realmente a cosa
serva realmente la telemedicina. Assistere a distanza le persone
è un percorso lungo e difficile che richiede una serie di
competenze specifiche e non solo il possesso di un tablet. Siamo
solo all'inizio di un iter complesso che deve coinvolgere e
formare i professionisti, ma siamo comunque sulla giusta strada".
"Saranno proprio i soldi della solidarietà - ha aggiunto ancora
Riccardi - ad aiutare le cure delle persone, consentendo di
avviare quel cambio di passo che l'assistenza territoriale deve
garantire. Le prese di posizione emerse in Consiglio danno la
cifra di una sterile polemica che una parte dell'opposizione non
ha mai abbandonato dall'inizio della pandemia. Sentire un'inutile
predica da chi calca l'Aula da più di vent'anni fa semplicemente
sorridere".
ARC/AL/pph