Salute: Riccardi, ok a programmazione Fvg per non autosufficienti
Approvato in via preliminare dalla Giunta il documento
Trieste, 12 giu - "Questo documento programmatico relativo
all'assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti ci
consente di continuare ad accedere ai fondi statali, i quali si
aggiungono a quelli regionali che, lo ricordo, hanno un'entità
tre volte maggiore e sono tra i più consistenti a livello
nazionale".
Lo ha detto oggi a Trieste il vicegovernatore con delega alla
Salute, politiche sociali e disabilità del Friuli Venezia Giulia,
Riccardo Riccardi, a margine della riunione di Giunta che ha
visto l'approvazione preliminare della delibera, presentata dallo
stesso Riccardi, avente ad oggetto "Fondo nazionale per la non
autosufficienza. Documento programmatico della Regione Friuli
Venezia Giulia per il triennio 2019-2021", con la previsione di
integrarlo con l'aggiunta delle ulteriori risorse ministeriali
per l'anno 2020.
Nello specifico, come ha spiegato il vicegovernatore, si tratta,
a fronte di un impegno regionale annuale di circa 36 milioni di
euro, di un intervento statale attraverso il fondo sociale
nazionale che da quest'anno ammonta a 13 milioni.
"Parliamo - ha precisato Riccardi - di famiglie che hanno a casa
una persona non autosufficiente, sia essa un disabile o un
anziano. Una realtà sulla quale poniamo la massima attenzione".
Fino al 2019, come ha ricordato il vicegovernatore, le risorse
statali, sempre in aggiunta a quelle regionali, venivano erogate
annualmente "con una scarsa certezza di entità". In seguito è
stata assunta a livello nazionale la decisione di redigere un
piano della non autosufficienza stanziando un fondo di portata
triennale. Nel dettaglio è stato definito che alle persone
disabili gravissime venga destinato il 50 per cento del fondo, a
quelle gravi l'altro 50. In particolare per i gravissimi viene
stabilita una sorta di quota minima, la quale identifica per la
prima volta "un livello essenziale delle prestazioni sociali" per
tutte le regioni (400 euro a persona).
"E proprio per poter accedere a queste risorse - ha detto
Riccardi - si rende necessaria una programmazione che tenga conto
degli indirizzi nazionali, in particolare relativamente
all'utilizzo del fondo nazionale come livello essenziale delle
prestazioni. Sempre considerando che, a fronte di questi 400 euro
a persona erogati dallo Stato, la Regione, seguendo in tutto
quasi 8mila casi, ne mette più del doppio".
Il documento deliberato in via preliminare dalla Giunta, come ha
concluso Riccardi, rispetta pienamente i vincoli ministeriali che
prevedono l'assegnazione di almeno il 50 per cento delle risorse
alle persone con gravissima disabilità, mentre il restante 50 per
cento è dedicato alle persone con grave disabilità, nonché ai
progetti nazionali di vita indipendente.
L'iter del provvedimento adesso prevede l'acquisizione del parere
del Consiglio delle autonomie locali e della Consulta regionale
delle associazioni dei disabili.
ARC/GG/al