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Salute: Riccardi, presto superate differenze stipendiali medici Asugi



Trieste, 11 mag - "Nel sistema sanitario non possono esserci professionisti che fanno lo stesso lavoro e hanno retribuzioni diverse. Oggi ciò avviene a causa di una condizione pregressa alla fusione tra le aziende sanitarie che ha portato alla nascita dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina. La Regione punta ad intervenire per superare questa criticità e nonostante la pandemia l'Asugi ha già compiuto i passi necessari in questa direzione. Nel corso del 2020 l'azienda ha siglato un 'Accordo sui criteri di ripartizione delle risorse disponibili per le diverse modalità di utilizzo del fondo per la retribuzione degli incarichi', che rappresenta la sintesi dell'equilibrio di alcuni aspetti cruciali: uniformare i valori delle fasce degli incarichi dirigenziali tra area isontina e area giuliana; definire le risorse contrattuali da destinare al finanziamento degli incarichi e stabilire il valore delle fasce degli incarichi. Sono inoltre già stati programmati i dovuti passaggi con le organizzazioni sindacali che consentiranno di formalizzare gli strumenti per la classificazione degli incarichi e la loro attribuzione".

Lo ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la riunione odierna della Terza commissione consiliare evidenziando anche che "complessivamente nel nostro sistema sanitario ci sono ancora troppi 'facenti funzione'. Stiamo lavorando per superare anche questa situazione che genera una condizione di precarietà e quest'argomento sarà trattato anche nella prossima riunione che avrò con le sigle sindacali".

Riccardi ha confermato che "il nostro servizio sanitario, pur proseguendo lo sforzo dovuto al contrasto della pandemia, sta lavorando per concretizzare nel minor tempo possibile i concorsi per l'assunzione dei professionisti necessari e per stabilizzare, ove possibile, le posizioni occupate in via non definitiva. In questo modo verrà data maggiore stabilità all'intero sistema sanitario".

Rispondendo a un'interrogazione, il vicegovernatore ha quindi precisato che "all'interno di tutte le strutture sanitarie regionali, anche durante l'emergenza pandemica, sono sempre state garantite le condizioni di sicurezza sia per i pazienti sia per gli operatori. Questo è avvenuto anche per la Clinica medica di Cattinara dove, dal mese di novembre, il forte riacutizzarsi nella circolazione del virus ha comportato la necessità di incrementare i posti letto ospedalieri. Ciò ha determinato, per qualche giorno, che nella stessa fossero presenti, seppur in settori ben distinti del reparto, pazienti Covid-19 e quelli negativi, ma è stata sempre garantita la separazione degli uni dagli altri".

"Successivamente - ha proseguito Riccardi - la Clinica Medica è stata interamente convertita a reparto di degenza Covid e sono state apportate modifiche strutturali al reparto: all'ingresso è stata allestita una zona filtro, inoltre tutte le porte delle stanze di degenza sono state munite di oblò, al fine di agevolare il personale nella sorveglianza dei pazienti ed è stata predisposta una 'isola pulita' in fondo al reparto dove hanno trovato spazio lo studio per il coordinatore infermieristico e quello per i medici nonchè una zona comfort per il personale. Sono, inoltre, stati ridefiniti i percorsi per pazienti, operatori, fornitori al fine di garantire la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori. Nella zona sbarco ascensori sono stati separati i montalettighe dedicati ai pazienti, dagli ascensori per l'accesso di pubblico e operatori.

Riccardi ha inoltre evidenziato che "nella prima metà di novembre l'aumentata complessità assistenziale è stata garantita mediante turni aggiuntivi del personale del comparto. In seguito sono stati assegnati alla struttura ulteriori 5 infermieri e 3 operatori socio sanitari". ARC/MA/al



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