Salute: Riccardi, protonterapia al Cro se copertura finanziaria
Pordenone, 12 nov - "Le scelte importanti devono avere una
sostenibilità economica. Se l'operazione è tecnicamente e
finanziariamente giustificata, la Regione farà il suo compito
nell'ambito degli spazi che il bilancio potrà mettere a
disposizione".
Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Ricardo Riccardi, partecipando a Pordenone a
un incontro promosso dalla Libera Camera delle categorie
economiche, delle professioni, delle rappresentanze sociali e dei
cittadini del Friuli Occidentale dal titolo "Protonoterapia,
nuova frontiera del Cro".
Alla presenza del presidente dell'associazione, Giovanni Pavan,
nonché di quello di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti,
il direttore generale del Cro, Mario Tubertini, il presidente
della III commissione consigliare, Ivo Moras, e dei consiglieri
regionali Alessandro Basso e Sergio Bolzonello, Riccardi ha
ribadito la posizione dell'Amministrazione regionale sul tema dei
finanziamenti
"L'acquisto della strumentazione per la protonterapia - ha detto
Riccardi - rappresenta una scelta strategica che deve dare una
risposta oncologica all'intero territorio regionale. Una simile
decisione, però, dipende dalla sostenibilità della spesa,
quest'ultima strettamente legata anche al bilancio".
"Ad oggi - ha proseguito il vicegovernatore - c'è solo una
delibera del mese di marzo in cui si dice alle strutture
competenti di creare le condizioni per cercare le coperture alle
spese che esse vogliono affrontare. Ma, nel documento contabile
della Regione, al momento con ci sono risorse".
Riccardi ha poi ricordato che sul tema è stato anche approvato in
Aula un ordine del giorno che vede favorevole la Giunta e la
maggioranza consiliare. "La Regione - ha evidenziato il
vicegovernatore - non è contraria all'operazione ma le scelte
devono trovare la necessaria copertuira per essere portate
avanti".
Riccardi ha quindi evidenziato come il tema della sanità
rappresenti per questa area del Friuli Venezia Giulia un pilastro
della propria identità territoriale. "Una scelta così importante
come quella dell'acquisto di un simile macchinario - ha
evidenziato - va però inserita all'interno di un contesto molto
più ampio che è quello regionale; inoltre dovrà essere coerente,
non condizionata e trovare la sostenibilità economica".
"È una scelta coraggiosa - ha concluso il vicegovernatore - dalla
quale ora partiamo da zero. Se questa operazione sarà
tecnicamente giustificata, la Regione ci crederà e farà la sua
parte nell'ambito degli spazi di manovra del proprio bilancio. Ci
teniamo che il Cro continui ad essere un fiore all'occhiello del
Friuli Venezia Giulia".
Nel corso dell'incontro, Tubertini ha evidenziato come l'opzione
di dotare l'apparecchiatura al Cro di Aviano diventa una
decisione strategica ed orientata al futuro in quanto i suoi
tempi di consegna sono di almeno 36 mesi. Il direttore generale
della struttura ha quindi elencato alcuni dati riguardanti
l'operatività del macchinario di ultima generazione che, nel suo
genere, non è ancora presente in alcun istituto italiano mentre
ce ne sono altri 70 in tutto il mondo. Annualmente i pazienti che
possono essere trattati con la protonterapia sono circa 300.
ARC/AL/fc