Salute: Riccardi, riforma enfatizza ruolo terzo settore su territorio
Udine, 29 ott - "La riforma sanitaria ha una forte connotazione
sociale e sociosanitaria che dà enfasi al ruolo degli attori
operanti sul territorio. Quando si parla di salute è fondamentale
capire che affidare a terzi alcuni servizi non significa abdicare
a una funzione pubblica se vengono definite regole precise e
attuati controlli reali. In questo quadro è, però, altrettanto
importante essere consci che le realtà che operano nella
cooperazione sociale non possono essere considerate solo come
fornitori ma devono essere viste come soggetti con i quali
confrontarsi per raggiungere un obiettivo comune, il benessere
degli utenti".
Sono queste alcune delle posizioni espresse in merito al disegno
di legge di riforma della sanità dal vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, che
oggi si è confrontato con i rappresentanti della Consulta
regionale delle associazioni di persone disabili e delle loro
famiglie, della Federazione italiana per il superamento
dell'handicap (Fish), del Forum del terzo settore, dell'Anffas,
dell'Associazione italiana sclerosi multipla, del Comitato
regionale del volontariato, di Federsolidarietà e di Legacoop
sociali.
Riccardi ha rimarcato che "è fondamentale che le persone non
siano lasciate sole nel momento in cui viene loro diagnosticata
una patologia, ma che siano supportate e indirizzate attraverso i
percorsi terapeutici assistenziali articolati tramite i
distretti, al fine di evitare che possano perdersi nei meandri
del sistema sanitario. Ogni prestazione deve essere collegata
alla precedente e alla successiva: questo significa presa in
carico integrata del paziente ed è ciò che saranno chiamati a
fare i distretti che agiranno da tessuto connettivo tra gli
organi del sistema sanitario".
Il vicegovernatore ha quindi ribadito "la centralità dei
distretti all'interno del nuovo sistema sanitario e
sociosanitario del Friuli Venezia Giulia. Tali strutture si
articoleranno in modo diverso rispetto alla situazione attuale, a
partire dall'assegnazione e gestione diretta di budget per
l'erogazione di servizi e prestazioni fino all'individuazione dei
reali bisogni degli utenti, con effetti positivi anche per la
riduzione delle liste d'attesa".
"Siamo consapevoli - ha sottolineato Riccardi - che per la
riforma sanitaria l'asticella è alta, ma si tratta di una scelta
improcrastinabile. Ovviamente per attuarla serviranno tempo e
gradualità, ma vanno assolutamente evitati i bracci di ferro
politici che rischierebbero di stritolare e danneggiare i
cittadini del Friuli Venezia Giulia".
Affrontando il tema dell'accreditamento del terzo settore, il
vicegovernatore ha confermato che "da parte della Regione c'è la
volontà di fare un passo in avanti rispetto a un argomento sul
quale siamo fermi da tempo e rispetto al quale siamo aperti al
dialogo".
I rappresentanti dei disabili hanno espresso il proprio
apprezzamento per il disegno di legge, definendolo innovativo e
di svolta rispetto al passato, in particolare per il
rafforzamento del ruolo dei distretti e il passaggio
dell'integrazione sociosanitaria dagli ospedali al territorio,
evidenziando la compatibilità del testo con la Convenzione Onu
per i diritti delle persone con disabilità.
Analogamente, i rappresentanti del terzo settore hanno confermato
la validità del metodo concertativo attuato dalla Giunta sia nel
rapporto con le altre istituzioni e le realtà private sia nella
stesura del disegno di legge.
ARC/MA/fc