Salute: Riccardi, riforma ha restituito centralità ai Comuni
"Servizi sociali in capo ad area vasta, focus su disabilità"
Udine, 19 dicembre - "Il confine tra bisogno e diritto si
concretizza nel servizio, nella sua qualità e prossimità. È per
questo che con la riforma sanitaria abbiamo restituito centralità
ai Comuni, perché sono il punto di congiunzione primario sul
territorio tra le persone e le loro necessità".
Così il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo
Riccardi, è intervenuto oggi a Udine al workshop di aggiornamento
"Disabilità: il confine fra bisogni e diritto" dedicato ai
diritti e ai servizi per le persone disabili in Friuli Venezia
Giulia, organizzato dal centro Infohandicap Fvg e dalla onlus
Hattiva Lab.
"Il Friuli Venezia Giulia ha inventato e difeso, con governi di
qualunque colore politico, l'integrazione socio-sanitaria nella
nostra regione. Eppure - ha affermato Riccardi - dobbiamo
chiederci se, difronte alla complessità che questo sistema ha
raggiunto, abbiamo davvero abbattuto il confine tra sociale e
sanità. Credo che la precedente legge abbia lasciato fuori dal
proprio perimetro alcuni aspetti fondamentali che oggi, con
l'attuale riforma, vogliamo rimettere al centro, cominciando
proprio dall'attribuzione certa dei servizi sociali a un
territorio di area vasta in cui nessun Comune resta escluso".
Riccardi ha poi preso spunto da alcuni dati illustrati nel corso
degli interventi dei relatori per soffermarsi sugli aspetti che
riguardano la conquista dell'indipendenza da parte delle persone
con disabilità e il percorso di presa in carico che, "difronte a
un'aspettativa di vita sempre più lunga, non può permettersi di
avere dei vuoti".
Per questo, il vicegovernatore ha rimarcato come il governo
regionale punti a "far emergere la ricchezza e la qualità dei
servizi che vengono svolti da molte strutture e soggetti privati,
con professionalità e competenza, puntando ad un'integrazione
sempre maggiore tra pubblico e privato".
L'efficacia del sistema, ha concluso Riccardi, si raggiunge con
"equilibrio e intelligenza, fattori necessari a conquistare una
sostenibilità in materia sanitaria che non può prescindere
dall'uso efficiente delle risorse disponibili; risorse che oggi
siamo riusciti a portare a 3 su 5 miliardi della manovra di
bilancio regionale, ma che è impensabile possano crescere
all'infinito".
ARC/SSA/fc