Salute: Riccardi, terzo settore sia libero di esprimere sue competenze
Udine, 15 nov - "Il terzo settore deve essere lasciato libero
di esprimere la propria eccellenza e le competenze che hanno
permesso a questa regione di raggiungere la vetta di molte
classifiche nazionali in ambito socio-sanitario. La riforma del
sistema salute che stiamo per portare in Aula ha in mente proprio
questo: un modello che consenta al mondo del volontariato e del
non profit di esprimersi come sa fare senza imporre 'cappe
burocratiche' che ne limitino l'azione".
Questo il concetto espresso dal vice governatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, all'apertura del seminario "Sguardi
sul terzo settore in Fvg" che si è svolto stamattina nella sede
di Confindustria Udine su iniziativa della onlus Hattiva Lab.
Obiettivo dell'incontro: promuovere una riflessione sulle
connessioni tra il non profit, la Pubblica amministrazione e
l'impresa per confrontarsi sulla possibilità di attivare
strategie condivise all'intero delle comunità di riferimento
regionali.
"Terzo settore, impresa e politica devono lavorare assieme - ha
rimarcato Riccardi - ma c'è un quarto pilastro che deve agire da
strumento di vigilanza, vale a dire il sistema gestionale. La
competizione di mercato è salutare quando le istituzioni danno
garanzie sul rispetto delle regole".
Secondo Riccardi "il Terzo settore è nato dal tentativo di dare
risposte a problemi che le istituzioni non davano, problemi
complessi che riguardano le persone, le loro famiglie e i centri
di coesione sul territorio. Il mondo del non profit, nelle
diverse articolazioni di cui oggi si compone, ha il grande merito
di aver fatto emergere condizioni di fragilità che necessitano di
soluzioni nuove".
Da qui l'esigenza, secondo il vicegovernatore, che "il sistema
istituzionale non si riappropri di leve che sono esclusive di
questo settore, l'unico capace di dare risposte adeguate con
straordinaria efficacia, con sistemi multidisciplinari e con un
modello di protezione sociale inclusivo".
Ne consegue la convinzione che "il miglior modello di
riorganizzazione della salute non debba essere esclusivamente
istituzionale" ha concluso Riccardi.
ARC/SSA/ep