Salute: Riccardi, via a rete integrata malattie rare e neuromuscolari
Udine, 30 set - Si è riunito oggi a Udine il tavolo unificato
che integra la rete delle malattie neuromuscolari nella rete
regionale delle malattie rare.
"L'avvio di questo tavolo risponde ad un impegno che ci eravamo
presi all'inizio dell'estate con i rappresentanti dell'Unione
italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm) e segna un
momento importante nell'integrazione dei percorsi di diagnosi e
presa in carico", ha affermato il vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, in
apertura dei lavori.
"In una logica di riconfigurazione delle responsabilità tra
Aziende sanitarie e Azienda regionale di coordinamento per la
salute, quest'ultima avrà il governo delle reti - ha evidenziato
Riccardi - e sul territorio l'obiettivo sarà creare un modello
che garantisca l'accompagnamento continuo delle persone malate".
Il tavolo è composto da dirigenti della direzione centrale
Salute, politiche sociali e disabilità, da medici specialisti del
settore e dai rappresentanti regionali della Uildm.
Il Friuli Venezia Giulia ha costruito la propria rete delle
malattie neuromuscolari secondo un modello distinto rispetto alle
altre regioni poiché, è stato spiegato, non si focalizza su
singole patologie ma sugli effetti che le diverse problematiche
di questa natura provocano sui vari organi o apparati.
Il vantaggio di questo modello sta proprio nell'inclusività della
rete che obbliga gli specialisti a un approccio
multidisciplinare. In più, l'inclusione della rete delle malattie
neuromuscolari in quella delle patologie rare favorisce la
possibilità di mutuare modelli innovativi da altre esperienze.
Tra gli obiettivi che il tavolo si è prefissato riveste primaria
importanza la definizione di un modello di presa in carico
dell'adolescente malato per accompagnarlo verso l'età adulta con
continuità. La preparazione del percorso di accompagnamento,
soprattutto nel delicato passaggio dalla minore età alla cura in
strutture per adulti, verrebbe affidata ad un case manager,
figura con una visione olistica e ininterrotta del malato nelle
varie fasi della crescita. A questo fine sono allo studio
specifici percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (Ptda),
con particolare attenzione alle malattie neuromuscolari che si
manifestano fin dall'infanzia.
I rappresentanti della Uildm hanno ribadito la necessità di
recepire alcune richieste di modifica della delibera regionale
del 2017 istitutiva della rete per le malattie neuromuscolari;
tra queste, la necessità di individuare un infermiere o un
operatore dedicato in ambito sanitario per ogni gruppo
multidisciplinare di ciascuna singola azienda e quella di
affidare a un neurologo il ruolo di coordinatore del gruppo
stesso.
ARC/SSA/fc