Sanità: psicologo figura importante per trattamento e cura demenze
Oggi il congresso dell'Ordine dei professionisti a Palmanova
Palmanova, 24 set - Oltre 460mila euro in tre anni saranno
impiegati dalla Regione per l'implementazione e il monitoraggio
dell'attuazione del Piano nazionale delle demenze (Pnd) calato,
in Friuli Venezia Giulia, nel Piano triennale regionale Alzheimer
e demenze.
Lo ha ricordato il vicegovernatore con delega alla Salute del
Friuli Venezia Giulia intervento questa mattina al congresso "Le
persone con disturbi cognitivi e demenze, la psicologia e
l'offerta di supporto socio-sanitario" tenutosi all'auditorium
San Marco di Palmanova.
Durante l'evento, promosso dall'Ordine degli psicologi del Friuli
Venezia Giulia, si è parlato dell'impiego dei professionisti
psicologi nei contesti multi-componenziali sanitari e
socioassistenziali, con uno sguardo rivolto alle evidenze
scientifiche, alle buone prassi, e al vissuto portato dalle
persone che vivono con la demenza.
L'esponente della Giunta ha sottolineato che per fare fronte alle
difficoltà emergenti lungo la storia naturale della malattia
servono programmi e interventi efficaci: su questo lavora la
Regione. È dimostrata l'efficacia di interventi di natura
psicologica e multi-componenziale: interventi che nascono
dall'incontro tra presa in carico dei bisogni individuali e i
servizi presenti sul territorio.
L'esponente dell'Esecutivo ha sottolineato che le azioni attivate
da parte del sistema sociale e socio-sanitario per il fondo per
l'autonomia possibile prevedono due interventi particolari
destinati alle demenze: l'assegno per l'autonomia (Apa) e il
contributo per gli assistenti familiari (Caf). Questi interventi
costituiscono il 7,27% per quanto riguarda le assegnazioni Apa e
il 14,6% di quelle destinate ai Caf.
Ha spiegato poi che la Regione, con una delibera di Giunta dello
scorso anno, ha adottato le linee di indirizzo per la
realizzazione di sperimentazioni di domiciliarità comunitaria,
con interventi da dedicare alle persone con demenza, con un
percorso di co-programmazione e co-progettazione con aziende
sanitarie, servizi sociali e con le associazioni presenti sul
territorio, che già operano con interventi significativi sul tema
delle demenze. Si tratta di un presupposto innovativo rispetto a
quello diffuso nel contesto dell'assistenza domiciliare, che
promuove una logica sussidiaria e l'interdisciplinarietà, con
sinergia tra psicologi, educatori, assistenti sociali e
infermieri.
ARC/PT/ma