Sanità: Riccardi, da Isontino atteggiamento responsabile su riforma
Per il vicepresidente gli ospedali di Gorizia e Monfalcone
essenziali all'hub di Trieste
Gorizia, 30 gen - "Ringrazio tutti i sindaci dell'Isontino
perché qui c'è stato un atteggiamento responsabile nei confronti
della riforma che ha consentito di raggiungere l'attuale assetto
tra ospedali spoke di Gorizia e Monfalcone e hub di Trieste".
Con queste parole il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha aperto l'incontro
svoltosi nel municipio di Gorizia con le amministrazioni comunali
del territorio isontino, convocato su iniziativa del sindaco
Rodolfo Ziberna e al quale ha preso parte anche il commissario
straordinario Asuits e dell'Aas2 Antonio Poggiana.
"La ridefinizione delle aziende ha tenuto conto dei perimetri
territoriali e dei flussi dei pazienti al loro interno, per
ridare coerenza ad un sistema che nella precedente azienda unica
Bassa friulana - isontina pativa l'incompatibilità tra territori
molto diversi tra loro" ha evidenziato Riccardi.
L'obiettivo della riforma è la redistribuzione delle risorse, ha
ribadito il vicepresidente ricordando che "il nostro servizio
sanitario regionale ha diversi problemi, il primo dei quali è
creare le condizioni affinchè possa essere garantito nel tempo;
ho ereditato un sistema in cui la spesa corrente negli ultimi 4
anni è aumentata del 10%, ovvero di quasi 200 milioni di euro, e
privo di un centro di coordinamento delle scelte".
"Con il nuovo assetto organizzativo gli ospedali di Monfalcone e
Gorizia saranno determinanti per garantire un miglior
funzionamento e una migliore organizzazione dell'ospedale hub di
Trieste, in cui ciascuno potrà veder rafforzate le proprie
eccellenze", ha rassicurato ancora il vicepresidente.
Riccardi ha quindi lanciato una sfida agli enti locali partendo
dalla considerazione che "in questa regione in materia sanitaria
sono 25 anni che non si decide più, ma nel frattempo la
popolazione presenta maggiore fragilità, un tasso di disabilità
elevata ed una incidenza del 26% di anziani ultra
sessantacinquenni"; da qui "la necessità di ritrovare il
baricentro corretto dell'integrazione socio-sanitaria - ha
aggiunto Riccardi - rispetto al quale il primo passo è stato
ridare ai Comuni centralità nella gestione dei servizi sociali".
"Ora la sfida è ricomporre i contenuti della LR 41/1996 (legge
quadro per assistenza, integrazione sociale e diritti delle
persone handicappate, ndr) con l'intero sistema sanitario. Solo
così si potrà realizzare appieno un modello all'avanguardia di
integrazione socio-sanitaria" ha concluso.
Riccardi ha poi annotato l'anomalia del costo del personale in
Friuli Venezia Giulia, dove la voce rappresenta il 36%
dell'intera spesa sanitaria, a fronte di una media nazionale del
28% e del 32% nelle regioni speciali. "La ridistribuzione della
spesa dovrà tener conto anche di questo parametro ed incidere
sulla qualità del management sanitario e sull'ammodernamento
tecnologico, che possono garantire prestazioni più efficienti" ha
detto il vicepresidente.
Dal canto suo il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ha chiesto
la valorizzazione delle specificità degli ospedali di Gorizia e
Monfalcone all'interno della nuova azienda isontino - triestina.
In particolare Ziberna ha espresso l'esigenza di mantenere
un'organizzazione dipartimentale autonoma, di aggiungere alle
strutture complesse esistenti quelle di Oncologia, Odontoiatria,
e una seconda Soc di Ortopedia (a Monfalcone), oltre alla
radiologia interventistica; inoltre è stata chiesta
l'assegnazione di un budget adeguato alle funzioni assegnate ed
una sede operativa dell'azienda sia a Gorizia che a Monfalcone.
ARC/SSA/ep