Scuola Mosaicisti: Regione, unicum che da culto del bello crea lavoro
Trieste, 27 set - Scegliere un percorso formativo che fa del
culto del bello un motivo di lavoro significa arricchire la
propria comunità e alimentare tecniche e tradizioni, ed è questo
il caso del mosaico, che affondano le radici all'origine della
civiltà espressa dal territorio.
È la riflessione che l'assessore regionale alle Finanze ha portato all'inaugurazione dell'anno formativo 2021/2022 della Scuola Mosaicisti del Friuli, che si è tenuta oggi al Cinema Teatro Miotto di Spilimbergo.
L'assessore ha rivolto il plauso ai giovani, per il loro coraggio di fare della passione per l'arte un'aspirazione professionale, e alla Scuola, che richiama studenti da tutto il mondo - quest'anno una sessantina circa - e si conferma un unicum internazionale, continuando a intessere relazioni virtuose con le amministrazioni locali, consorziate alla Scuola stessa.
Il futuro dell'istituto spilimberghese, che nel 2022 toccherà il traguardo dei cent'anni, è, secondo l'assessore, radioso e continuerà a richiamare significati profondi. Il mosaico, infatti, rappresenta un valore artistico sedimentato dal punto di vista storico, ma può essere letto - secondo l'assessore - anche in senso figurale come l'emblema del Friuli Venezia Giulia, regione composita e diversificata al suo interno ma capace di nutrirsi delle differenze e di comporre in armonia le sue tessere. ARC/PPH/ep
È la riflessione che l'assessore regionale alle Finanze ha portato all'inaugurazione dell'anno formativo 2021/2022 della Scuola Mosaicisti del Friuli, che si è tenuta oggi al Cinema Teatro Miotto di Spilimbergo.
L'assessore ha rivolto il plauso ai giovani, per il loro coraggio di fare della passione per l'arte un'aspirazione professionale, e alla Scuola, che richiama studenti da tutto il mondo - quest'anno una sessantina circa - e si conferma un unicum internazionale, continuando a intessere relazioni virtuose con le amministrazioni locali, consorziate alla Scuola stessa.
Il futuro dell'istituto spilimberghese, che nel 2022 toccherà il traguardo dei cent'anni, è, secondo l'assessore, radioso e continuerà a richiamare significati profondi. Il mosaico, infatti, rappresenta un valore artistico sedimentato dal punto di vista storico, ma può essere letto - secondo l'assessore - anche in senso figurale come l'emblema del Friuli Venezia Giulia, regione composita e diversificata al suo interno ma capace di nutrirsi delle differenze e di comporre in armonia le sue tessere. ARC/PPH/ep