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Scuola: Regione, Ts capitale scienza e luogo incontro fedi diverse



Trieste, 20 mag - Attraverso Esof 2020 Trieste ha avuto il riconoscimento di capitale della Scienza, un risultato che ha formalizzato un risultato già ottenuto nei fatti, grazie alla presenza di numerosi centri di ricerca di altissimo profilo a livello internazionale. Non dobbiamo però dimenticare che Trieste è da sempre anche luogo di incontro e di dialogo tra fedi e culture diverse, che hanno saputo vivere in armonia dando vita a comunità che nel rispetto reciproco hanno contribuito allo sviluppo cittadino.

È questo, in sintesi, il messaggio lanciato dall'assessore regionale alle Autonomie locali all'inaugurazione della mostra interattiva a ingresso libero "Verso dove? Esplorando Trieste di ieri, costruiamo la nostra città di domani", frutto di un percorso di riflessione che gli studenti delle scuole secondarie di primo grado Divisione Julia, Lionello Stock e Italo Svevo e dell'istituto statale di istruzione superiore Giosuè Carducci-Dante Alighieri hanno elaborato grazie al progetto "Fede e scienza: due occhi per immaginare la città del futuro", il quale ha coinvolto complessivamente quasi mille studenti e 150 insegnanti da Trieste, Gorizia, Cervignano, Udine e anche dalla Slovenia.

Intervenendo assieme al vescovo di Trieste e al presidente del Consiglio comunale, l'esponente della Giunta regionale, dopo essersi complimentato con gli studenti e i loro insegnanti, ha spiegato come l'esposizione sia particolarmente significativa, dato che interpreta, anche attraverso la vita di illustri scienziati, il rapporto tra la scienza a la fede: due realtà distinte ma non contrapposte. La prima è infatti essenziale per dare risposte a molti interrogativi e migliorare l'esistenza degli esseri umani, e il suo ruolo nel contrasto alla pandemia ne è la prova, mentre la seconda risulta essenziale per affrontare i temi legati all'anima e allo spirito.

I lavori esposti costituiscono solo alcuni dei molti prodotti emersi dall'originalità e dall'impegno delle classi coinvolte nel progetto, che punta a mettere al centro le ragazze e i ragazzi e la loro visione di città contemporanea, facendo emergere non solo una riflessione critica da condividere con il territorio, ma anche la loro concreta esperienza di vita a Trieste.

Cinque le diverse tematiche affrontate all'interno della mostra che sono diventati altrettanti spazi di riflessione, costituendo in questo modo per il visitatore un vero e proprio itinerario, al quale si aggiunge uno spazio espositivo dove il visitatore incontra le memorie di due scienziati e ricercatori, il fisico Luciano Fonda e l'ingegner Vittorio Longo, e del medico e sacerdote Marcello Labor.

L'esposizione, allestita alla Sala Xenia di Riva Tre Novembre 9 a Trieste, sarà aperta ogni giorno fino al 29 maggio dalle 10 alle 19. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l'Ufficio Scuola della Diocesi di Trieste, l'Uciim - Sezione di Trieste, con il patrocinio dell'Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia e il contributo della Regione. ARC/MA/gg



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