Scuola: Riccardi-Rosolen, al lavoro per garantire ripresa in presenza
Pizzimenti: problematico aumento contagio tra conducenti Tpl
Trieste, 5 gen - "In attesa che il Governo si esprima sulla
proposta avanzata dall'Assemblea delle Regioni e Province
autonome e adotti nuovi provvedimenti in merito, la Regione
Friuli Venezia Giulia sta lavorando per garantire, dopo la pausa
natalizia, la ripresa delle lezioni scolastiche in presenza,
senza attuare distinzioni tra studenti vaccinati e non. Inoltre
nelle prossime ora verrà avviato, in collaborazione all'Ufficio
scolastico, un monitoraggio sul personale della scuola per avere
un quadro dettagliato della situazione e comprendere se ci siano
criticità che possono rallentare la ripresa delle lezioni".
È quanto confermato dal vicegovernatore con delega alla Salute
Riccardo Riccardi, assieme agli assessori all'Istruzione, Alessia
Rosolen, e alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti,
durante la riunione del Tavolo di lavoro interistituzionale
sicurezza e prevenzione Covid, al quale hanno partecipato il
direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, i
rappresentanti dei dirigenti scolastici e i sindacati di comparto.
Riccardi e Rosolen hanno spiegato che "da parte delle Regioni è
stata sottoposta al Comitato tecnico scientifico una proposta che
supera i modelli di sorveglianza sulle scuole adottati finora e
stabilisce criteri precisi da garantire per le lezioni in
presenza, cancellando qualsiasi ipotesi d'introduzione della
Didattica a distanza per gli alunni non vaccinati, ma aggiungendo
un'azione di auto-sorveglianza da parte di tutte le famiglie.
Nello specifico, per le scuole dell'infanzia con un solo caso di
positività scatta per tutta la classe la quarantena per dieci
giorni, con tampone di uscita. Per le scuole primarie e
secondaria di primo grado, i ragazzi rimangono in classe anche
con un caso di contagio ma le famiglie devono attuare un'azione
di auto-sorveglianza e devono evitare la partecipazione ad
attività extrascolastiche, mentre in caso di ulteriori contagi
scattano la quarantena per sette giorni e la Dad. Infine, per le
scuole secondarie di secondo grado le lezioni in presenza si
svolgono fino a un massimo di due contagi, ma con l'indicazione
di indossare mascherine ffp2 e di attuare l'auto-sorveglianza; a
partire da tre contagi parte la quarantena con l'obbligo di
tampone per il rientro a scuola dopo 7 giorni per tutti tranne
per i ragazzi che hanno completato il ciclo vaccinale primario o
sono guariti dal Covid-19 da meno di 120 giorni, per i quali il
test è necessario solo nel caso comparissero sintomi della
malattia".
Nella proposta avanzata al Governo è evidenziato inoltre che per
contenere i contagi è necessario evitare le lezioni di educazione
fisica al chiuso, verificare con attenzione il rispetto delle
misure previste per le mense scolastiche, promuovere l'utilizzo
delle mascherine ffp2 all'interno degli ambienti scolastici e
garantire l'aerazione delle aule.
Il vicegovernatore Riccardi ha spiegato che "assieme all'ampia
diffusione della variante Omicron, che ieri rappresentava il 75%
dei nuovi casi individuati, in Friuli Venezia Giulia si registra
una forte incidenza del contagio tra i più giovani per effetto
della minore o parziale copertura vaccinale e della loro
rilevante mobilità. Le fasce d'età tra 6 e 10 anni e quella tra
11 e 13 anni, per le quali la possibilità di vaccinazione è
scattata più di recente, sono sicuramente molto colpite, ma
quella che ha la maggiore incidenza è quella tra 20 e 29 anni.
Considerato che quest'ultima è una di quelle con il più alto
tasso di completamento del ciclo vaccinale si conferma quindi
l'importanza dell'effettuazione anche della terza dose, il
cosiddetto booster".
Analizzando l'andamento della campagna vaccinale Riccardi ha
precisato che "complessivamente sono 850mila i soggetti che in
regione possono sottoporsi alla terza dose di vaccino: 570mila si
sono prenotati e 380mila di loro lo hanno già ricevuto la dose
booster, rimangono quindi circa 280mila persone che non la hanno
ancora prenotata. Pur essendo perfettamente in linea con gli
obiettivi fissati dal generale Figliuolo, dobbiamo inoltre
considerare che nella fascia di età 5-11 anni su una platea di
66mila bambini le prenotazioni complessive sono meno di 10mila.
Al momento nel sono stati già immunizzati 4.000 bimbi e le agende
hanno ancora disponibilità. Per quanto riguarda il personale
scolastico, che in Friuli Venezia Giulia conta circa 26mila
persone, la quasi totalità delle quali ha completato il primo
ciclo vaccinale, al momento sono meno di 13mila coloro che hanno
prenotato il booster in quanto appartenenti a questa categoria
professionale. Una situazione che potrebbe creare criticità con
l'introduzione dell'obbligo vaccinale anche per gli insegnanti".
Sul fronte dei trasporti l'assessore Pizzimenti ha evidenziato
che "fino a quando il Friuli Venezia Giulia in zona gialla la
capienza massima dei mezzi rimane fissata all'80 per cento e che
vi si può accedere con mascherine ffp2 e green pass rafforzato.
Al momento la principale criticità è rappresentata da una
riduzione del numero di conducenti in servizio a causa
dell'aumento dei contagi e delle quarantene sia per quanto
riguarda il trasporto su gomma sia per quello su rotaia. Non
risultano, invece, sono evidenze di casi di sovraffollamento sui
mezzi, ma se tale problema dovesse presentarsi agiremo
tempestivamente e in maniera puntuale".
Rosolen ha quindi ribadito che "la Regione ha stanziato e messo a
disposizione delle scuole, attraverso gli Enti di decentramento
regionale, fondi per interventi specifici per l'emergenza
Covid-19, che si sommano a quelli ministeriali" e ha sottolineato
l'importanza di "realizzare prima della ripresa della scuola il
monitoraggio concordato con l'Ufficio scolastico regionale sulle
criticità esistenti, in particolare per quanto attiene al
personale in seguito alle possibili sospensioni per mancanza di
vaccinazione, di modo da poter definire della azioni che evitare
o ridurre le possibili criticità".
ARC/MA/al