Scuola: Rosolen, autonomia si ottiene solo con trattative serie
Trieste, 11 ott - "Non esistono soluzioni semplici per problemi
complessi. Il comparto dell'Istruzione in Friuli Venezia Giulia
vive una fase molto delicata e non lo abbiamo mai nascosto. Dal
primo giorno di questa legislatura abbiamo denunciato la gravità
della situazione, sollecitando l'intervento del Ministro
competente con atti formali e incontri. Ringraziamo dirigenti e
docenti che, in molti casi, fanno i salti mortali per tenere la
barra dritta. Siamo pronti ad accogliere ogni osservazione, ogni
rilievo, ogni critica. Ma esigo serietà e correttezza da tutti
gli interlocutori".
Così l'assessore regionale all'Istruzione, Alessia Rosolen, secondo cui "la mitopoiesi dell'autonomia rischia di disorientare e confondere qualche consigliere regionale. L'autonomia non si può strappare con la forza a Roma: servono trattative serie, definite nei particolari, anche e soprattutto per evitare sorprese sgradite sotto il profilo finanziario".
"Per fare un accordo - evidenzia Rosolen - bisogna essere in due. L'autonomia non spaventa, anzi, ci alletta. Ribadisco che sono la prima sostenitrice di una gestione autonoma del comparto, perché sono fermamente convinta che la Regione potrebbe gestire meglio dello Stato l'istruzione. Ma, con le deleghe, servono risorse in termini finanziari e di personale".
"Siamo piuttosto preoccupati - afferma l'assessore - dal fatto che qualcuno non abbia ancora chiare le complessità e le proporzioni di certi temi che vanno maneggiati con cura. Le ricette generiche, così come certe allusioni imprecise a dinamiche di altre regioni, servono a poco".
"Stupisce e addolora leggere certe dichiarazioni di alcuni sindacalisti. Con le parti sociali - sottolinea Rosolen - i rapporti sono costanti e sereni su molti temi, e, come noto, mai mi sono sottratta a incontri. Le stesse commissioni in Consiglio regionale costituiscono un momento prezioso per tratteggiare il quadro e confrontarsi con tutti. Sarebbe un peccato che qualche frase scomposta, che non passerà in cavalleria ma verrà analizzata con l'attenzione che merita, potesse, in qualche modo, compromettere equilibri e rapporti consolidati".
"Adriano Zonta, segretario di categoria della Cgil, si ricorda dov'era venerdì 21 settembre, tre le 13.30 e le 15? Si ricorda - prosegue l'assessore - delle sue dichiarazioni, di quando attaccava la riforma della Buona Scuola che non ho scritto di mio pugno?". "Nessuno ha la pretesa di avere la verità in tasca. Ho apprezzato la serietà di alcuni interventi, sia ieri in commissione sia la scorsa settimana in aula sul tema dell'Università. Una cosa - conclude Rosolen - deve essere chiara: ogni contributo è prezioso e ben accetto. La scuola esige serietà e non speculazioni".
ARC/COM/Red
Così l'assessore regionale all'Istruzione, Alessia Rosolen, secondo cui "la mitopoiesi dell'autonomia rischia di disorientare e confondere qualche consigliere regionale. L'autonomia non si può strappare con la forza a Roma: servono trattative serie, definite nei particolari, anche e soprattutto per evitare sorprese sgradite sotto il profilo finanziario".
"Per fare un accordo - evidenzia Rosolen - bisogna essere in due. L'autonomia non spaventa, anzi, ci alletta. Ribadisco che sono la prima sostenitrice di una gestione autonoma del comparto, perché sono fermamente convinta che la Regione potrebbe gestire meglio dello Stato l'istruzione. Ma, con le deleghe, servono risorse in termini finanziari e di personale".
"Siamo piuttosto preoccupati - afferma l'assessore - dal fatto che qualcuno non abbia ancora chiare le complessità e le proporzioni di certi temi che vanno maneggiati con cura. Le ricette generiche, così come certe allusioni imprecise a dinamiche di altre regioni, servono a poco".
"Stupisce e addolora leggere certe dichiarazioni di alcuni sindacalisti. Con le parti sociali - sottolinea Rosolen - i rapporti sono costanti e sereni su molti temi, e, come noto, mai mi sono sottratta a incontri. Le stesse commissioni in Consiglio regionale costituiscono un momento prezioso per tratteggiare il quadro e confrontarsi con tutti. Sarebbe un peccato che qualche frase scomposta, che non passerà in cavalleria ma verrà analizzata con l'attenzione che merita, potesse, in qualche modo, compromettere equilibri e rapporti consolidati".
"Adriano Zonta, segretario di categoria della Cgil, si ricorda dov'era venerdì 21 settembre, tre le 13.30 e le 15? Si ricorda - prosegue l'assessore - delle sue dichiarazioni, di quando attaccava la riforma della Buona Scuola che non ho scritto di mio pugno?". "Nessuno ha la pretesa di avere la verità in tasca. Ho apprezzato la serietà di alcuni interventi, sia ieri in commissione sia la scorsa settimana in aula sul tema dell'Università. Una cosa - conclude Rosolen - deve essere chiara: ogni contributo è prezioso e ben accetto. La scuola esige serietà e non speculazioni".
ARC/COM/Red