Scuola: Rosolen, ok a Piano 2020-21 condizionato a risorse e organici
Udine, 26 giu - "C'è una informale intesa da parte delle
Regioni al Piano scuola 2020-21 visto che la ministra Azzolina ha
dato garanzie sui due punti fondamentali che la Regione Friuli
Venezia Giulia per prima ha ribadito come condizionanti per
l'espressione dell'intesa: l'aumento dell'organico, soprattutto
del personale Ata e dei docenti di sostegno, e ulteriori fondi
per i costi di sanificazione ed edilizia leggera che dovranno
essere sostenuti dagli istituti per garantire la sicurezza della
didattica in presenza".
Lo rende noto l'assessore regionale all'Istruzione e Università
Alessia Rosolen al termine della seduta della Conferenza
Stato-Regioni alla quale era presente la ministra dell'Istruzione
Lucia Azzolina.
"Sono state accolte tutte le osservazioni - fa sapere Rosolen -
che erano state presentate dalle Regioni in merito alle modalità
organizzative ed è stata trovata la sintesi proposta tramite il
presidente Bonaccini. Trovo importante che si sia fatta chiarezza
sulla governance, grazie all'istituzione di un tavolo molto più
agile, organizzato in regione, per l'avvio dell'anno scolastico;
è stato chiarito che in merito all'uso delle mascherine la scelta
verrà vagliata a ridosso dell'inizio della scuola; è stata fatta
chiarezza sulla didattica senza distanziamento e verrà esclusa la
didattica a distanza, se non per motivi urgenti e indifferibili".
Da parte di tutte le Regioni il parere favorevole è considerato
importante per contribuire alla chiarezza sulle linee guida e
consentire a tutti di lavorare ma è condizionato alla garanzia di
risorse per l'organizzazione degli spazi e la loro sanificazione
e per l'aumento degli organici.
"Da parte della ministra - ha reso noto Rosolen - è stato
garantito un ulteriore miliardo di euro sulle risorse già
previste per l'edilizia leggera ed è stato assicurato un fitto
lavoro sui tavoli regionali per arrivare all'incremento degli
organici da inserire con una modifica nel decreto Semplificazione
o nella conversione del decreto Rilancio".
"L'organizzazione della ripartenza a settembre in presenza della
didattica nei due mesi prossimi sarà indubbiamente onerosa e
difficile - ha osservato Rosolen - e andrà risolto anche il nodo
del trasporto pubblico locale su cui, tra l'altro il ministro
Boccia ha preso un impegno, ma il vero nodo da sciogliere è
quello del personale: il Friuli Venezia Giulia, in particolare,
parte da una condizione di carenza di organico molto grave,
soprattutto nella fascia del personale Ata e degli insegnanti di
sostegno. La Regione - ha concluso l'assessore - è decisa a
ottenere il massimo".
ARC/EP/ma