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Sabato, 20 Aprile 2024
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Shoah: Serracchiani, avvenne nel silenzio delle maggioranze

Trieste, 26 gennaio - "Uno degli aspetti più orrendi del razzismo è stato giustificare un genocidio in base a supposte colpe di cui il popolo ebraico si sarebbe macchiato. Follie che a forza di essere ripetute sono penetrate in tante menti, fino a che tanti hanno dato per scontato l'assurdo di un popolo inferiore e reietto". È la riflessione che la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani dedica alla Giornata della Memoria.

"Non tra le superstizioni del Medioevo ma nella progredita Europa del XX secolo ha riattecchito la pianta maligna dell'antisemitismo che - continua Serracchiani - trovò nelle moderne ideologie nazifasciste gli interpreti più assoluti e nefasti. Individuato un colpevole, furono presto trovati i complici: omosessuali, zingari, oppositori politici".

"Tutto questo è avvenuto nel sostanziale consenso o nel silenzio delle maggioranze, le cui paure furono indirizzate e manipolate, con astuzia e strumenti avanzati. Il Giorno della Memoria ci ammonisca anche a questo: a non scivolare, a non farci attirare mai sul pericoloso terreno dei luoghi comuni, a non rinunciare mai al nostro essere individui liberi e autonomi, a non credere che vi può essere un capo, un Führer o un Duce, che decide al nostro posto".

"Ricordiamo gli orrori infiniti che ci tramandano i testimoni dei campi di concentramento, e non soffochiamo lo sbigottimento che ci prende pensando che sarebbe potuto toccare a noi, o peggio, che noi avremmo potuto essere i carnefici. Fissiamo almeno per un giorno lo sguardo nell'orrore totale, e da lì ritroviamo la consapevolezza di quanto valga ancora, pur indebolita e strattonata, questa Europa pacifica, democratica e unita. Un'Europa - ha concluso Serracchiani - da salvare".

ARC/PPD/com



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