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Sicurezza: Peroni, bando portierato assicura sicurezza e risparmio

Trieste, 19 dicembre - Il bando per il servizio integrato di sicurezza armata e portierato per tutti gli enti locali del Friuli Venezia Giulia che prevede (come in tutte le altre regioni italiane, con la sola eccezione della Calabria) il ricorso a personale misto, armato e non, permette di garantire la sicurezza delle sedi istituzionali, la salvaguardia dei posti di lavoro e porta anche un rilevante risparmio dal punto di vista economico.

Lo ha confermato l'assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, spiegando che nell'emanazione del bando "l'amministrazione regionale ha rideterminato i fabbisogni rispetto alle gare bandite in precedenza per molteplici ragioni: per quanto attiene a quelle di natura finanziaria, la modifica dell'oggetto del bando consentirà un risparmio annuo di circa 700.000 euro, rispetto ai contratti precedentemente in essere sulle medesime sedi".

"Un risparmio che - ha evidenziato l'assessore - è destinato ad assumere una portata ancora più significativa per effetto dell'accresciuto numero delle sedi regionali, dato dall'incorporazione del patrimonio immobiliare provinciale, che risulta aumentato di oltre un terzo, passando da 27 a 37 stabili. In passato, infatti, nelle 10 sedi aggiuntive l'attività di guardiania sarebbe stata svolta esclusivamente da personale armato, con rilevanti costi aggiuntivi".

Inoltre, l'assessore ha ribadito che "la modifica operata non ha intaccato i livelli occupazionali precedentemente in essere perché, grazie al costante interessamento dell'Amministrazione regionale, è stato garantito il riassorbimento dei lavoratori inizialmente in esubero. La tutela dell'occupazione è stata pertanto garantita ben al di là del livello minimo imposto dalla clausola sociale, peraltro prevista dalla stazione appaltante sin dalle gare più risalenti".

Per quanto concerne la sicurezza, Peroni ha precisato che la scelta della Regione è in linea con le direttive del Ministro dell'Interno. In ogni caso, quale ulteriore scrupolo, l'articolazione dei servizi tra portierato e vigilanza armata è stata sottoposta dall'assessore all'attenzione del Questore di Trieste, il quale ha confermato che, ai sensi degli indirizzi ministeriali, sono ritenuti 'obiettivi sensibili' i soli edifici di rappresentanza della Regione, ovvero quelli che ospitano le attività della Presidenza, della Giunta e del Consiglio. Infine, la stessa informativa è stata indirizzata alle altre questure del Friuli Venezia Giulia, le quali non hanno avanzato osservazioni in merito. ARC/MA/ep



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