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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Sicurezza: Roberti, a Polizia locale serve nuova legge nazionale

"Lo status del corpo va adeguato alle attuali esigenze"

Camposampiero (Pd), 19 ott - "Per quanto riguarda la polizia locale la sfida a livello italiano è legata alla definizione di una normativa quadro nazionale che adegui ai tempi lo status di questo corpo.

Lo ha affermato l'assessore a Enti locali e Sicurezza del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, intervenendo a Camposampiero (Padova) agli Stati generali delle Polizie locali del Nordest.

"Parallelamente, a livello regionale, l'obiettivo - ha aggiunto - è assicurare uniformità di dotazioni e formazione a tutti gli operatori in maniera da garantire la sicurezza dei cittadini e degli agenti".

L'evento di Camposampiero ha permesso un confronto a tutto tondo sulle diverse situazioni nelle quali operano gli agenti, sull'utilizzo degli strumenti più moderni per l'accesso alle banche dati, il rapporto con i social network e i fenomeni in forte crescita, come quello del falso documentale per i veicoli, ma anche le tipicità dei territori di confine, l'immigrazione e un ragionamento complesso sulla riforma della legge 65/1986 da tempo auspicata dagli operatori della Polizia locale.

Un tema, quest'ultimo, condiviso da Roberti il quale, a margine dell'incontro, ha spiegato che "l'ultima legge quadro di riforma della polizia locale ha oltre trent'anni, durante i quali la società è profondamente cambiata. Di conseguenza tale norma non dà più risposte adeguate né agli agenti né ai cittadini".

"La grande forza della polizia locale, ovvero il radicamento sul territorio, ha portato anche al frazionamento - ha spiegato l'assessore - e alla creazione di disparità nella preparazione e nella dotazione dei singoli corpi. Gli strumenti normativi attualmente a disposizione dei Comuni sono inadeguati, auspico quindi la formazione di un fronte comune e trasversale che porti proposte concrete su questo tema al Parlamento".

"Dobbiamo ricordare - ha proseguito Roberti - che oggi gli operatori sono chiamati a rispondere alle esigenze del territorio ma, nonostante il conclamato senso del dovere, non è corretto chiedere loro di svolgere gli stessi compiti di altre Forze dell'Ordine ma con dotazioni, formazione e remunerazioni diversi".

Ricordando la propria esperienza di vicesindaco del Comune di Trieste con delega proprio alla Polizia locale, Roberti ha evidenziato che "le attuali diversità nella formazione e nelle dotazioni degli agenti tra i Comuni del Friuli Venezia Giulia devono essere superate perché espongono gli uomini e le donne che vestono la divisa a rischi evitabili. Proprio per questo la Regione sta lavorando, attraverso la Scuola di formazione regionale, per aumentare il livello di preparazione degli agenti e renderlo omogeneo in tutto il territorio".

L'assessore ha quindi confermato che "a breve verrà definito un regolamento che identificherà gli strumenti di autodifesa che, dopo un'adeguata formazione, saranno adottati da tutti i comandi del Friuli Venezia Giulia".

All'evento hanno partecipato, oltre a numerosi comandanti della Polizia locale di tutto il Nordest, anche amministratori locali e regionali, tra i quali il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il quale ha evidenziato la necessità di fare rete tra istituzioni per contrastare la criminalità, e i deputati Alberto Stefani e Gianni Tonelli che hanno confermato la necessità di varare una nuova normativa in materia di Polizia locale. ARC/MA/fc



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