Sicurezza: Roberti, progetto da 2,7mln per contrasto lavoro irregolare
Pordenone, 10 dic - Il Friuli Venezia Giulia parteciperà
all'avviso emesso dalla Direzione generale dell'Immigrazione e
del ministero del Lavoro per dare vita ad una serie di iniziative
con le quali contrastare il lavoro irregolare nella nostra
regione.
Lo ha deciso l'esecutivo Fedriga approvando oggi, nella seduta di
giunta, una apposita delibera su proposta dell'assessore alla
Sicurezza Pierpaolo Roberti. Il progetto, che avrà una durata di
24 mesi, verrà realizzato attraverso un partenariato che vedrà
collaborare, oltre al Friuli Venezia Giulia, anche le Regioni
Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria e che vedrà assegnato
al nostro territorio risorse pari a 2,7 milioni di euro
provenienti dal fondo europeo Fse.
L'obiettivo generale della proposta progettuale è quello di
prevenire e contrastare forme di distorsione del mercato del
lavoro quali occupazione irregolare, lavoro sommerso, caporalato
e sfruttamento, promuovendo in tutti i settori economici la
cultura della legalità e della sicurezza. L'avviso ministeriale è
stato elaborato secondo un approccio multidisciplinare, con
azioni che avranno a che fare con una pluralità di ambiti di
intervento, tutti attinenti al settore dell'immigrazione e del
lavoro. Con questa progettazione verrà avviata una forte
collaborazione con tutti gli organismi pubblici e privati
interessati al contrasto del lavoro irregolare in un'ottica di
lungo periodo.
Nello specifico verranno messe in atto iniziative per potenziare
e qualificare il livello di conoscenza e di capacità di
intervento delle Regioni partner nonché dei soggetti pubblici e
privati che compongono la rete, sia per prevenire e contrastare i
fenomeni di sfruttamento lavorativo sia per realizzare interventi
di tutela delle vittime. Ciò avverrà attraverso la condivisione
di interventi, di buone pratiche, della conoscenza dei fenomeni
nei diversi settori economici. Inoltre si provvederà a definire
sistemi regionali di identificazione, protezione e assistenza
alle vittime di sfruttamento lavorativo in tutti i settori e a
promuovere forme di collaborazione tra i diversi soggetti
preposti alle attività di controllo e vigilanza in ambito
lavorativo, anche con il coinvolgimento degli Ispettorati
Interregionali del Lavoro Nord Est e Nord Ovest.
Il progetto prevede anche una maggiore qualificazione della
filiera del lavoro, con interventi finalizzati ad aumentare le
competenze professionali e trasversali dei beneficiari finali per
agevolare assunzioni regolari particolarmente nei settori che
presentano un alto tasso di manodopera straniera e
imprenditoriale. Infine si punterà a diffondere tra
amministratori pubblici, soggetti della società civile, imprese e
cittadini la consapevolezza del fenomeno legato allo sfruttamento
lavorativo e alla necessità di invertire la rotta costruendo
invece sistemi economici basati sulla cultura della legalità.
ARC/AL