Società: Fedriga, valorizziamo scienza e cultura
Il governatore alla cerimonia del premio Ande 2022
Trieste, 14 mar - "I premi conferiti questa sera testimoniano
come la diplomazia scientifica e quella di tipo culturale siano
sistemi da valorizzare per prevenire le drammatiche difficoltà
che stiamo attraversando in questo momento storico".
Lo ha detto oggi il governatore Massimiliano Fedriga nel corso
della cerimonia di consegna dei Premi Ande (Associazione
nazionale donne elettrici) di Trieste per il 2022 alla presidente
del Cluster marittimo tecnologico del Friuli Venezia Giulia,
Cristina Pedicchio, e alla direttrice del Museo Storico e del
Parco del Castello di Miramare Andreina Contessa.
Il governatore, ringraziando la presidente del sodalizio, Etta
Carignani, per il suo "inesauribile impegno" a favore del
territorio triestino, ha ricordato come l'opera della stessa
Carignani sia iniziata in tempi in cui Trieste aveva un
posizionamento più marginale rispetto a oggi e che anche
attraverso la sua determinazione la città è riuscita a compiere
importanti passi dal punto di vista dello sviluppo economico e
dell'attrattività turistica.
Fedriga ha poi manifestato il proprio orgoglio per l'impegno
profuso sia dalla comunità regionale in prima fila
nell'accoglienza dei profughi dall'Ucraina e sia dalla Protezione
civile Fvg per l'assistenza fornita al confine con i territori di
guerra.
Rimarcando l'unità di intenti tra la Regione, le articolazioni
dello Stato e gli enti locali registrata nel corso dell'emergenza
pandemica, il governatore ha detto che il Sistema Friuli Venezia
Giulia deve continuare a fare squadra sui grandi temi "remando
nella stessa direzione e superando le divisioni partitiche".
"In questo senso - ha concluso Fedriga - è stata proprio
l'esperienza che mi vede alla guida dell'Amministrazione
regionale ad avermi insegnato come il ruolo di rappresentanza dei
cittadini preceda quello della rappresentanza politica; ciò ha
favorito l'applicazione di un approccio ragionato e condiviso
nell'affrontare non solo il Covid, ma anche questa emergenza
umanitaria che siamo chiamati, per la nostra parte, a gestire".
ARC/GG/al