Trasporto scolastico: Regione pronta a rescissione contratto Tundo
Oltre ai 500mila euro già stanziati previsti in assestamento
altri fondi per aiutare i Comuni
Trieste, 23 set - La Regione sarà al fianco dei Comuni, sia dal
punto di vista amministrativo sia economico, nel percorso per la
sospensione e la rescissione del contratto per il trasporto
scolastico stipulato con la ditta Tundo, dopo i disservizi o la
mancata erogazione dei servizi verificatisi negli ultimi due
anni. L'Amministrazione regionale sta quindi lavorando con gli
enti locali, i quali sono chiamati ad esprimere formalmente la
volontà di rescindere l'affidamento all'impresa leccese, di modo
da avviare l'iter per la risoluzione del contratto quadro
stipulato in base alla gara europea bandita dalla Centrale unica
di committenza.
È questa, in sintesi, la posizione espressa dell'assessore
regionale al Patrimonio durante la riunione odierna della Prima
commissione consiliare, incentrata sul servizio di trasporto
scolastico regionale e in particolare sulle criticità
verificatesi nei rapporti tra i Comuni e la ditta Tundo srl.
Evidenziando le difficoltà legate al reperimento di autisti e
mezzi in seguito alle necessarie azioni di potenziamento del
trasporto pubblico locale per la pandemia, l'esponente della
Giunta ha ribadito che la Regione sta supportando i Comuni per
l'attuazione di soluzioni alternative, di modo da non penalizzare
i ragazzi che sono da poco tornati sui banchi di scuola. In
alcune zone, come a Fogliano e Ronchi dei Legionari e nell'area
pordenonese, sono già stati individuati servizi alternativi per
trasportare i ragazzi negli istituti scolastici ed entro un paio
di settimana dovrebbero essere risolte allo stesso modo anche le
criticità registrate nei comuni del Friuli centrale.
L'assessore ha inoltre spiegato che è previsto un intervento
finanziario a favore dei Comuni che hanno sostenuto maggiori
spese, come dimostra lo stanziamento di 500mila euro nella Legge
di bilancio su un Fondo destinato proprio a questo obiettivo, che
verrà ulteriormente implementato nel prossimo assestamento al
fine di rispondere alle necessità degli enti locali.
Nel corso della riunione è stato ribadito che la definizione
della gara d'appalto che ha portato all'assegnazione
dell'incarico alla ditta Tundo da parte della Cuc è avvenuta nel
pieno rispetto del Codice degli appalti nazionale tarato su
realtà di dimensioni e caratteristiche diverse dal Friuli Venezia
Giulia, sul quale per altro la Regione non ha alcun potere
d'intervento. I disservizi generatisi in seguito a tale appalto
non si sono ripetuti nella seconda gara per il servizio di
trasporto scolastico perché, anche attraverso il cambio della
governance della Cuc con l'introduzione di personale di grande
esperienza specifica nel settore, sono stati ridefiniti i
parametri per l'assegnazione dell'incarico. Da una valutazione
effettuata prevalentemente in base a criteri economici si è
passati a un modello che privilegia in maniera decisa la qualità,
la quale ha inciso per il 70% della valutazione complessiva, e
consente rialzi d'asta proprio in base a questo. Rispetto alla
precedente che vide la pressoché totale mancanza di adesione da
parte delle imprese locali, per la seconda gara d'appalto la
partecipazione delle aziende locali o per lo meno del Nord Est è
stata rilevante e il servizio è già partito con successo in
numerosi comuni, con soddisfazione sia da parte delle
amministrazioni sia delle aziende.
L'assessore ha infine spiegato che i disservizi con la Tundo si
sono verificati in piena pandemia e questo ha reso più complesso
e rischioso del punto di vista legale avviare la procedura di
rescissione del contratto durante l'emergenza. Ora la situazione
è cambiata e di conseguenza la Regione ha adottato le misure
necessarie per risolvere definitivamente il problema tutelando
comuni e cittadini.
ARC/MA/gg