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Università:Rosolen, ok a Valle idrogeno prova capacità di fare sistema

Trieste, 31 gen - "La Regione, nell'ambito del Pnrr, fin dal 2021 ha deciso di puntare su una visionaria intuizione dell'Università di Trieste per la costituzione di un ecosistema integrato dell'intera filiera dell'idrogeno. Insieme a Slovenia e Croazia, e in collaborazione con l'Ateneo di Udine e Area Science Park, abbiamo voluto dare a questo progetto una dimensione transnazionale. L'approvazione nelle ultime ore da parte della Commissione europea di questa importante iniziativa strategica - uno dei due progetti faro a livello europeo - rappresenta la dimostrazione della straordinaria capacità di fare sistema messa in campo dal Friuli Venezia Giulia". Lo ha affermato oggi l'assessore al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen, intervenuta all'inaugurazione del 99. Anno accademico dell'Università di Trieste. "Si tratta del raggiungimento di un risultato di altissimo valore per l'intero nostro territorio che si sta impegnando, con grande convinzione, per costruire le basi per la realizzazione della Valle dell'idrogeno del Nord Adriatico con l'obiettivo di accelerare il processo di transizione energetica. Un progetto che si occupa della produzione, distribuzione e dello stoccaggio di questo vettore energetico ma anche del suo utilizzo in diversi settori come la mobilità, i trasporti e l'industria". Nel portare i saluti del governatore Fedriga, l'assessore Rosolen ha ricordato che l'iniziativa è nata grazie alla pluriennale collaborazione tra i poli di ricerca e innovazione di Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia. "Questa sinergia costituisce un esempio unico su scala macroregionale. Grazie anche agli investimenti già programmati dai comparti economico-industriali dei tre territori, puntiamo inoltre a produrre effetti significativi in termini di occupazione e benessere delle nostre comunità". "Dopo il Covid, il conflitto in Ucraina, la crescente ondata migratoria, l'impennata dei costi energetici e la crisi demografica che investe tutti i settori della nostra società, nel prossimo futuro - ha aggiunto l'esponente della Giunta Fedriga - sarà fondamentale affrontare con paradigmi assolutamente nuovi le sfide riguardanti l'impatto delle nuove tecnologie e dell'intelligenza artificiale, la transizione energetica e quella digitale". Nel corso del suo intervento l'assessore Rosolen ha ricordato anche il sostegno che la Regione garantisce all'Università di Trieste. "Continuiamo a investire in modo importante sia con interventi diretti a favore di didattica, ricerca ed edilizia universitaria, ma anche cofinanziando numerosi progetti che puntano ad attingere ai fondi messi in campo dal Pnrr". "Garantiamo inoltre il diritto allo studio in una fase particolarmente delicata come quella che stiamo vivendo, coprendo - ha sottolineato l'assessore - il cento per cento delle borse di studio per merito". La Regione ha assegnato al sistema universitario regionale risorse per 27,8 milioni di euro, di cui 19,8 milioni di euro per la didattica e la ricerca, 5 milioni per gli interventi edilizi e 3 milioni per le infrastrutture di ricerca. A tutto questo vanno aggiunti i 12 milioni di euro per la nuova programmazione 2021-2027 del Fondo sociale europeo e un finanziamento straordinario di 15 milioni, suddiviso in parti uguali tra le due università e la Sissa, destinato al cofinanziamento di interventi edilizi nell'ambito dei fondi Pnrr. Infine l'importo delle borse studio che la Regione stima di assegnare per l'anno accademico 2022-2023 ammonta a 23 milioni di euro per circa 5500 aventi diritto in tutto il Friuli Venezia Giulia. ARC/TOF/al

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