Università: Rosolen, Regione attenta a inserimento lavorativo giovani
Udine, 29 apr - "È un'iniziativa interessante, quella conclusa
dalla Fondazione Pietro Pittini in collaborazione con Ardis,
volta a intercettare e comprendere i bisogni, i desideri, le
aspettative degli studenti universitari e che ha dato conferma di
come attese e problematiche siano affini a quelle delle
precedenti generazioni. L'esito dell'indagine potrà consentire
alla Regione di attivare ulteriori strumenti specifici in
sostegno dei giovani e rafforzare azioni rivolte all'orientamento
e all'inserimento lavorativo, oggi forse ancor più necessarie a
conclusione del percorso degli studi universitari".
Con queste considerazioni l'assessore regionale al Lavoro,
istruzione università e ricerca, Alessia Rosolen, è intervenuta a
conclusione dell'evento on line che ha presentato la sintesi
dell'indagine "Tracce di futuro-racconta qualcosa di te!",
realizzata con il contributo del Comitato degli studenti tra gli
allievi dei due Atenei del Friuli Venezia Giulia e negli altri
Istituti coperti dai servizi di Ardis. L'indagine ha coinvolto
828 ragazzi e ragazze ascoltati in particolare sugli assi cardine
del loro impegno quotidiano, ovvero sui temi dello studio, del
lavoro e delle relazioni sociali.
Dagli studenti intervistati è emersa prevalentemente la volontà
di fare della propria formazione universitaria uno strumento di
auto realizzazione, finalizzato a raggiungere una condizione di
indipendenza dalla famiglia, mentre per altri la realizzazione
personale passa attraverso la dimensione sociale e umanitaria. In
molti prevale l'incertezza determinata dalla pandemia ed è
sentita la necessità di socializzazione e di condividere
esperienze di aggregazione.
"Una ricerca utile - ha commentato Rosolen - che si affianca
all'analisi già avviata anni fa dall'Agenzia Lavoro e Sviluppo
impresa, che ha fatto emergere la priorità assegnata dagli
studenti alle necessità di carattere pratico attinenti agli studi
universitari"
"Necessità - ha detto l'assessore - sulle quali occorrerà
concentrare un'azione trasversale per rispondere con efficacia ai
bisogni emersi. Ciò, soprattutto per quanto riguarda il
tirocinio, gli stage, l'ingresso nel mondo del lavoro, magari
accompagnato, atto a creare le opportunità e la necessaria
capacità di relazione che i giovani dichiarano di non trovare
all'interno del mondo universitario o che non viene affrontata in
maniera sufficiente nelle università".
Rosolen ha poi ricordato che in Friuli Venezia Giulia la Regione
prevede da tempo importanti strumenti di supporto allo studio e
alla formazione per cui prosegue l'impegno dell'Amministrazione a
comunicare al meglio le potenzialità e opportunità.
Rispetto alla situazione creata dalla pandemia, l'assessore ha
rilevato che i problemi di carattere psicologico e relazionale
segnalati dai ragazzi sono principalmente gli stessi vissuti dai
giovani negli anni passati.
"Piuttosto - ha commentato Rosolen - i giovani trasmettono una
marcata insicurezza che traspare anche dalla scelta degli
orientamenti allo studio, dalle ipotesi di orientamento
lavorativo e di relazione. Una condizione, questa, rispetto alla
quale potrà proseguire con efficacia il modello di sostegno
avviato dall'Ardis".
ARC/CM/ep