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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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UTI CANAL DEL FERRO-VAL CANALE: SERRACCHIANI, APPELLO AI SINDACI

Pontebba (UD), 22 mar - Trovare soluzioni condivise e affrontare gli elementi che dividono. Questo è in sintesi l'appello della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ai sindaci della costituenda Unione Territoriale Intercomunale (UTI) Canal del Ferro - Val Canale incontrati oggi nella Sala consiliare del Municipio di Pontebba assieme all'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin e al presidente della V Commissione consiliare Vincenzo Martines.

Proseguono così le riunioni volte a illustrare i prossimi passi per la costituzione delle UTI alla luce anche delle modifiche alla legge regionale 26/2014 (Riordino del sistema Regione-Autonomie locali in Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni Territoriali Intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative), e delle novità intervenute con la legge regionale 3/2016 (Norme di riordino delle funzioni delle Province in materia di Vigilanza ambientale, forestale, ittica e venatoria, di Ambiente, di Caccia e pesca, di Protezione civile, di Edilizia scolastica, di Istruzione e diritto allo studio, nonché di modifica di altre norme in materia di Autonomie locali e di soggetti aggregatori della domanda) approvata dal Consiglio regionale.

"In questo territorio - ha indicato Serracchiani - partiranno solo tre Comuni (Malborghetto, Pontebba e Resiutta) su otto complessivi, ma invito tutti i sindaci a incontrarsi per ragionare sui punti che li dividono anche perché il ragionamento sulle funzioni compete loro e hanno una grande responsabilità". Secondo la presidente, nel Tavolo politico avviato di recente ci possono essere delle mediazioni ma è altresì importante che i sindaci si confrontino per cercare di trovare le soluzioni per uno statuto condiviso, soprattutto a vantaggio dei cittadini.

Una difficoltà di confronto messa in evidenza dal sindaco di Pontebba Ivan Buzzi, con i Comuni ricorrenti: "il bacino in cui insistono i tre Comuni conta 2.500 abitanti e sono limitativi per dare corso a un'operazione così strategica e importante, soprattutto tenendo conto che dovremo farci carico del personale della Comunità Montana; le difficoltà si superano se c'è la volontà - ha sottolineato - e noi sindaci dobbiamo rimetterci attorno a un Tavolo per trovare le risposte migliori da dare alla nostra gente".

All'incontro erano presenti anche il primo cittadino di Tarvisio Renato Carlantoni, di Dogna Gianfranco Sonego, di Chiusaforte Fabrizio Fuccaro, di Resia Sergio Chinese, di Resiutta Francesco Nesich, di Malborghetto-Valbruna Boris Peschern e la vicesindaco di Moggio Udinese Annalisa Di Lenardo.

Panontin ha sottolineato che nella costituenda UTI si contano meno di 11.000 abitanti per otto comuni e "la partenza con solo tre Enti è un elemento di debolezza, ma la Regione accompagnerà questa difficoltà iniziale confidando che le posizioni possano essere riviste". Panontin ha puntualizzato sul tema delle funzioni precisando che "su questo territorio le funzioni che chiediamo di realizzare nell'Unione si fanno già in forma associata: le Unioni sono una scelta politica complessiva per dare stabilità alla struttura sovracomunale. Se si mettono da parte le contrapposizioni, questo territorio potrà ottenere un risultato concreto a beneficio dei cittadini perché - ha ricordato - la Riforma, la riorganizzazione del sistema degli Enti locali è fatta proprio per migliorare i servizi ai cittadini".

Nella riunione sono state ricordate la costituzione del Tavolo politico e dei Tavoli tecnici e sono state descritte le principali novità tra cui il differimento di alcuni termini previsti dalla legge 26/2014 per determinati adempimenti. In particolare è stato ricordato che il termine previsto per la costituzione delle UTI è spostato al 15 aprile 2016. Anche la decorrenza dell'esercizio delle funzioni comunali in forma associata tramite l'Unione o avvalendosi della stessa, secondo quanto previsto rispettivamente dagli articoli 26 e 27, è spostata al 1° luglio 2016, in modo da conservare un opportuno lasso di tempo tra la costituzione delle UTI e l'effettiva operatività delle stesse.

Sui finanziamenti Panontin ha precisato che la quota del fondo di perequazione del trasferimento transitorio comunale sia concessa ed erogata a decorrere dall'anno 2016 a favore dei Comuni che hanno deliberato l'approvazione dello statuto entro il 15 aprile 2016 e, dall'anno successivo a quello di ingresso nell'UTI, per tutti gli Enti che deliberano lo statuto dopo quella data.

Sempre sul fondo perequativo - che sarà ripartito tra tutti i Comuni, ma assegnato solo a favore di quelli che entrano in una UTI entro la metà di aprile - per il solo 2016, "l'ammontare - ha precisato Panontin - è ridotto, passando da circa il 15 per cento del fondo complessivo comunale a circa il 7,5 per cento: nello specifico da 50.738.196,02 a 26.461.487,88 euro".

Infine la presidente Serracchiani si è soffermata sul tema dei ricorsi spiegando "senza polemica ma per dovere di cronaca" che la Regione aveva rinunciato ai propri termini a difesa e a depositare una memoria pur di avere una soluzione in tempi ravvicinati, ma la controparte non ha accettato. "Sulla vicenda giudiziaria - ha detto - forse si poteva evitare di arrivare fino qui, anche se è legittimo rivolgersi a un giudice, e ottenere risposte molto tempo prima".

ARC/LP/RM



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