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Vaccini: Riccardi, Casa Gandin esalta medicina generale e volontariato

La struttura serve i Comuni di Gonars, Bicinicco, Santa Maria la Longa e Bagnaria Arsa Gonars, 12 mag - "Quella di Casa Gandin a Gonars è un'esperienza della quale bisogna fare tesoro perché agevola la vaccinazione dei soggetti fragili, valorizza il ruolo del medico di medicina generale, del nostro straordinario sistema del volontariato alleggerendo il carico di lavoro delle aziende sanitarie". Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la visita di questo pomeriggio a Casa Gandin, la struttura nella quale da oggi sono partite le vaccinazioni, grazie all'impegno congiunto dei medici di medicina generale, dei volontari della Protezione civile, dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale e dell'Amministrazione comunale, che ha concesso l'immobile a titolo gratuito. Riccardi, intervenuto assieme al sindaco di Gonars Ivan Boemo e al direttore generale dell'Asufc Denis Caporale, ha rimarcato che "la prossimità è un elemento incentivante per le persone che intendono sottoporsi alla vaccinazione, ma l'organizzazione dei centri vaccinali è possibile, per motivi logistici, solo dove c'è una forte richiesta di somministrazioni. In questo caso la disponibilità e la professionalità dei medici di medicina generale, in collaborazione con il distretto sanitario di Cervignano, ha permesso di adottare una soluzione che viene incontro alle esigenze dei pazienti, soprattutto anziani, ma consente anche di semplificare le inoculazioni. Somministrando i vaccini a Casa Gandin i medici riescono infatti ad effettuare un numero molto elevato di vaccinazioni nell'area che comprende i Comuni di Gonars, Bicinicco, Bagnaria Arsa e Santa Maria la Longa - solo oggi ne sono previste 88 - raggiungendo anche pazienti che altrimenti avrebbero dovuto essere vaccinati a domicilio". La struttura di Gonars è una soluzione abitativa sperimentale di 'abitare possibile' a carattere residenziale che ospita gli studi del medico, dell'infermiera e del fisioterapista di comunità, oltre ad essere sede dell'associazione Munus, la quale si occupa del trasporto in ospedale delle persone che non possono farlo in autonomia e prima della pandemia era anche sede del Centro diurno integrato. ARC/MA/pph

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