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VITIVINICOLTURA: GRAN PREMIO NOÈ 2016, MALVASIA IN PRIMO PIANO

Gradisca d'Isonzo (GO), 28 maggio - È dedicata alle migliori Malvasie del Friuli Venezia Giulia, dell'Istria Croata e Slovena con due giorni di assaggi all'enoteca La Serenissima, l'edizione 2016 del Gran Premio Noè, la storica manifestazione nata nel 1965, che oggi ha visto premiati, nel Teatro comunale di Gradisca d'Isonzo: l'Ateneo di Udine, Joško Gravner, Joe Bastianich e la famiglia dei Principi di Porcia.

L'Università si è aggiudicata il Premio per aver istituito fin dalla sua costituzione nel 1978 la facoltà di Agraria e per aver poi creato il corso di diploma e quello di laurea in Viticoltura ed Enologia mentre il riconoscimento al viticoltore di Oslavia Joško Gravner ha come motivazione la scelta di tornare alla vitivinicoltura delle origini.

Per la promozione dei vini delle migliori aziende friulane attraverso la catena dei ristoranti di proprietà negli Stati Uniti e per aver scelto di aprire in regione un'azienda vinicola i cui prodotti contribuiscono a diffondere la conoscenza del Vigneto Friuli, è la motivazione del Premio a Bastianich, mentre la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo anche attraverso le più moderne tecniche di sostenibilità ambientale del Friuli è alla base del riconoscimento dato alla famiglia dei Principi di Porcia.

Presente alla cerimonia di proclamazione dei premiati, l'assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli che ha sottolineato il ruolo della formazione e delle competenze alla base di ogni salto di qualità, di ogni miglioramento nel comparto agricolo. In questo senso, per Shaurli, grande rilevanza assumono gli istituti tecnici agrari e gli atenei della regione che stanno svolgendo un ruolo significativo nella crescita del settore perché formano professionalità e sono a fianco delle istituzioni per far nascere una nuova cultura del comparto vitivinicolo e più in generale di un settore agroalimentare votato a qualità e valorizzazione delle peculiarità del territorio.

Secondo l'assessore non è più possibile puntare su un agricoltura massificante, bisogna invece valorizzare la nostra identità e spingere sulle nostre grandi capacità che sono davvero le uniche cose non riproducibili altrove. Un altro elemento fondamentale è l'informazione al cittadino-consumatore a cui va spiegato come, a volte, un prodotto può costare un po' di più rispetto ad altri ma ciò corrisponde a maggiore garanzia di sicurezza e di tracciabilità e qualità.

Nel menzionare i positivi dati dell'export del 2015 e di questi primi mesi del 2016, è stata ribadita l'importanza di presentarsi in modo unitario sul mercato internazionale senza annullare le particolarità del nostro territorio ma abbandonando antagonismi e campanili. Sono stati ringraziati, in particolare, gli operatori del settore per il loro grande impegno ed è stato sottolineato come Regione e università abbiano il compito di accompagnarli per migliorare insieme un comparto e un territorio che per qualità e competenze ha grandissime potenzialità.

Oltre ai premiati, sono stati consegnati dei riconoscimenti anche alle due Aziende agricole che hanno raggiunto i migliori risultati nelle guide italiane ovvero l'Azienda agricola Zidarich di Prepotto di Duino-Aurisina per la Vitovska Kamen del 2013 e l'Azienda agricola Lis Neris della famiglia Pecorari di San Lorenzo Isontino per l'uvaggio bianco Lis del 2012 e il Club enologico isontino di Monfalcone, che dal 1980 si impegna nel diffondere la cultura del vino e nel conservare e valorizzare le tradizioni gastronomiche del territorio.

Presenti, fra gli altri, Linda Tomasinsig sindaco di Gradisca d'Isonzo, Laura Fasiolo, componente della Commissione Agricoltura del Senato e Mara Cernic vicepresidente della Provincia di Gorizia.

ARC/LP/EP



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